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Viticoltura eco-friendly sul confine italo-sloveno: si chiama “Susgrape” il progetto che punta ad abbattere uso di sostanze chimiche ed emissioni di CO2 nei vitigni. Allo studio anche lo sviluppo di nuovi biopesticidi

Introdurre innovazioni a sostegno dei viticoltori italiani e sloveni, anche in vista di una vera e propria “unificazione” enoica da molto tempo in programma sul Collio zona vocata, solo divisa da un confine geografico, per produzioni migliori sia dal punto di vista del prodotto sia per quanto riguarda il loro minor impatto ambientale. È questa l’esigenza da cui prende le mosse il progetto transfrontaliero “Susgrape” coordinato da Area Science Park. Attraverso l’adozione di una viticoltura di precisione, si punta ad ottenere la riduzione dell’uso di sostanze chimiche, delle emissioni di CO2, dei consumi d’acqua per l’irrigazione, aumentando allo stesso tempo la salubrità e la qualità del prodotto finale.
“Susgrapre” nasce dalla necessità delle aziende vitivinicole partner del progetto di transitare verso modalità di lavorazioni agricole più sostenibili, rispetto a quelle attualmente in uso, nel contrasto alle due patologie che solitamente pregiudicano la salute della pianta e ne compromettono la produzione: la peronospora e l’oidio. Uno dei principali obiettivi è anche saggiare le potenzialità della microbiologia applicata all’agricoltura, attraverso analisi genetiche transfrontaliere delle popolazioni batteriche che caratterizzano le viti, con lo scopo di sviluppare nuovi biopesticidi.
Intorno al progetto è già nata una rete stabile composta da diciassette imprese, due centri ricerca, un’università tra cui, oltre ad Area Science Park, spiccano il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Primo Principio, Camera di Commercio Italo-Slovena di Capodistria, Università del Litorale, Consorzio di Tutela Vini del Collio e Vinakoper, storica azienda vitivinicola slovena con più di 500 ettari di produzione.
“La penetrazione della tecnologia digitale nelle aziende agricole italiane è una priorità inserita nel piano Industria 4.0 del Governo, che nel giro di cinque anni dovrebbe proiettare l’Italia ai vertici europei, aumentando gli ettari lavorati con tecnologie innovative dall’1 al 10% - sottolinea Federico Longobardi, direttore tecnico di Primo Principio (www.primoprincipio.it). Con “Susgrape” contiamo di dimostrare al mercato agricolo che chi investe in tecnologie e competenze appropriate ottiene risultati di eccellenza. Poniamo le basi per la diffusione capillare di tecnologia IoT (internet delle cose, o meglio delle piante) in agricoltura, il cui successo sarà ovviamente legato alla sostenibilità economica dell’investimento richiesto ai produttori”.
Con “Susgrape” sarà sperimentato un Sistema di Supporto Decisionale nella gestione della vigna da adottare in due diverse zone agricole sul confine italo-sloveno. Il sistema è composto da una parte di monitoraggio ambientale associato allo sviluppo di due modelli previsionali agronomici integrati in un software.

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