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TEMPO DI BILANCI

Liv-ex: il Sassicaia 2015 è il secondo fine wine più scambiato sul mercato secondario nel 2018

In testa uno Champagne, il Louis Roederer Cristal 2008, con Château Margaux 2015 a chiudere il podio. Fondamentali i punteggi della critica

Con la fine dell’anno che si avvicina, anche per il mercato secondario dei fine wine è tempo di bilanci. A dir poco lusinghieri, è il caso di ammetterlo, per il vino italiano, con la performance delle ultime settimane del Sassicaia 2015 capaci di spingere il rosso bolgherese, nato mezzo secolo fa dalla felice intuizione del Marchese Incisa della Rocchetta e dell’enologo del Risorgimento del vino italiano, Giacomo Tachis, al secondo posto tra le etichette più scambiate, ad un prezzo per cassa (da 12 bottiglie, ndr) di 1.660 sterline. In testa, un po’ a sorpresa, c’è invece uno Champagne, il Louis Roederer Cristal 2008, sul mercato da maggio, e vino più scambiato sul mercato secondario (ad un prezzo di 1.850 sterline a cassa) secondo il benchmark del settore, il Liv-ex, e se per il top di Bolgheri è stato il Wine Spectator a tirare la volata, a catalizzare l’attenzione della critica sullo Champagne è stato, per primo, Antonio Galloni, con i 98+ punti su Vinous. Chiude il podio Château Margaux 2015, terzo vino più scambiato (12.000 sterline a cassa) e primo dei bordolesi, che egemonizzano la top 10, seguito da Château Haut Brion 1989 (25.000 sterline a cassa), Château Lafite Rothschild 2009 (7.394 sterline a cassa), Dom Pérignon 2009 (1.060 sterline a cassa), Château Lafite Rothschild 2015 (5.338 sterline a cassa), Château Lafite Rothschild 2014 (4.560 sterline a cassa), Château Lafite Rothschild 2005 (7.450 sterline a cassa) e Château Latour 1996 (5.900 sterline a cassa).

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