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LA CURIOSITÀ

Anche in Uk aumentano i consumi di vino a casa, ma la ristorazione sarà fondamentale per ripartire

L’analisi MiBD Wine Analytics: Piemonte, Sicilia e Veneto nella top 15 per presenza di vini bianchi nelle wine list dei ristoranti di Londra
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Fish & Chips e vino bianco, un must nei ristoranti di Londra

Come accaduto nel resto del mondo, anche nel Regno Unito, nel 2020 della pandemia, tra ristoranti chiusi e lockdown, i consumi di bevande alcoliche, nel complesso, si sono spostati in casa, almeno in parte. Tanto che le vendite nei supermarket, secondo i dati della Wsta, la Wine & Spirits Trade Association, sono cresciute del +8% nei 12 mesi, e del 35% nei diversi periodi di lockdown. Con alcune abitudini di consumo che sono cambiate, e se la metà degli inglesi ha detto di aver bevuto vino a casa anche lontano dai pasti, una buona parte, secondo Wine Intelligence, ha preso l’abitudine, inusuale nel Regno Unito, di bere vino anche a pranzo. Non di meno, la crescita di vendite in volume che ha riguardato anche il vino, ha avuto come risvolto della medaglia un calo del prezzo medio a bottiglia. Anche alla luce di questo, resta evidente come la ripartenza della della ristorazione sarà fondamentale per il business del vino anche in Uk, che per l’Italia rappresenta il terzo mercato straniero il volume e valore dopo Stati Uniti e Germania
Importante, dunque, la presenza nei ristoranti, e in questo senso, il Belpaese è discretamente posizionato in un segmento specifico ma molto importante, ovvero quello dei ristoranti di pesce nell’area della “Greater London”, che comprende 32 dei 33 borghi della la capitale del Regno Unito, escluso il nucleo storico. Un’area da oltre 8 milioni di abitanti. In questi ristoranti, secondo l’analisi di MiBD Wine Analytics sulle carte dei vini, dominano Borgogna e Loira, tra i vini bianchi, con i due territori presenti nel 100% de casi, ma anche l’Italia è ben posizionata.
Soprattutto con i grandi bianchi del Piemonte, dal Gavi all’Arneis, per citare i più celebri, con almeno una referenza regionale presente nell’81% delle wine list. I più di 6 carte de vini su 10, ancora, c’è la Sicilia, continente enoico capace di esprimere una grande diversità di offerta, con e sue varietà storiche e autoctone, dal Grillo all’Inzolia, dallo Zibibbo al Catarratto, ma anche con i grandi vitigni internazionali, Chardonnay in testa. Nella “top 15” delle Regioni di provenienza dei vini è ben presente anche il Veneto del Soave e del Pino Grigio delle Venezie, del Lugana e dei vini dei Colli Euganei e dei Colli Berici, passando per quelli dei monti Lessini e di Custoza, per citarne alcuni, che figurano nel 50% delle selezioni.

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