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DOC: IL CONSORZIO VINI DEL TRENTINO HA DEFINITO IL REGOLAMENTO PER IL “SUPERIORE”

Il Consorzio Vini del Trentino ha approvato la nuova regolamentazione dei vini che possono fregiarsi della menzione ”superiore” all’interno della denominazione di origine controllata Trentino (e che poi dovrà essere approvato dal Comitato Nazionale Doc). L'appellativo distinguerà i vini di qualità trentini con spiccate caratteristiche di eccellenza. I gruppo di lavoro - composto dalle varie componenti della vitivinicoltura trentina e diretta da Fausto Peratoner (enologo e direttore generale della Cantina La Vis, ndr) - ha valutato le opinioni e le richieste avanzate dai produttori arrivando all’elaborazione di un nuovo disciplinare che regolamenta l’appellativo di Trentino Superiore. Il disciplinare parte dallo “zoccolo duro” della doc Trentino, aggiungendo un livello superiore con regole produttive molto più restrittive e indicazioni scientifiche prodotte anche con il contributo di Ente Sviluppo Agricolo Trentino e dell’Istituto agrario di S.Michele.

Il disciplinare approvato (10 articoli) prevede forti restrizioni rispetto alla doc Trentino, sono state
individuate innanzitutto le tipologie di vini cui riservare l’appellativo “superiore”, poi i requisiti dei terreni, del clima e delle altitudini ottimali per consentire la migliore produzione. Per ogni varietà di vite, per ogni tipologia di vino, il disciplinare individua una sorta di “carta di identità” dell’eccellenza con specificati i singoli parametri (tipo di terreno, di esposizione, altitudine, zona nel primo caso, colore, odore, acidità, sapore, ecc. nel secondo). Per i nuovi impianti sono state previste delle limitazioni delle forme di allevamento (eliminata la pergola doppia e privilegiata la spalliera), sono state aumentate le densità dei ceppi per ettaro, è stata diminuita la produzione massima di vino per ettaro e di uva per ettaro. Il regolamento specifica anche le caratteristiche del vino “superiore” per quanto riguarda sapore, colore, acidità, eccetera avvalendosi degli ultimi
contributi scientifici in materia. Il disciplinare consente anche un Trentino superiore per il vin santo e la vendemmia tardiva (con caratteristiche specifiche).

“Il Consorzio del Vino Trentino (che di fatto sostituisce l’Istituto Trentini Vini, ndr) - ha spiegato a WineNews, Fausto Peratoner - ha puntato sull’appellativo “Trentino” anche per valorizzare le produzioni tipiche della regione, fortemente legate al territorio. Il Trentino superiore contribuirà quindi a promuovere il Trentino di qualità in Italia e nel mondo”.

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