Il management della Castello Banfi, l’azienda leader del Brunello di Montalcino, ha brindato oggi nel trecentesco Castello di Poggio alle Mura, cuore dell’azienda (2850 ettari, di cui 800 a vigneto, da cui nascono 7 milioni di bottiglie, 80% docg e doc), agli 85 miliardi di fatturato raggiunti quest’anno: un + 15% sul ‘99 ma soprattutto un + 5% sulle previsioni di budget 2000. “Un 2000 che ci rende orgogliosi dei risultati raggiunti - afferma il direttore generale Enrico Viglierchio - e ci dà la spinta per gli anni futuri, all'insegna della conquista dei mercati ed alla continua ricerca di livelli qualitativi sempre crescenti”. La Castello Banfi, sicuramente uno degli investimenti più grandi ed innovativi dell’enologia italiana di qualità, chiude insomma il 2000 con un importante risultato di bilancio, riconfermando anche la sua volontà di continuare a tenere la leadership per il rilancio generale del vino e dell’economia di Montalcino: “l’obiettivo della Castello Banfi - conferma il direttore generale Enrico Viglierchio - è quello di continuare a creare grandi vini legati alla cultura del territorio, in primis il Brunello, ma allo stesso tempo di produrre vini innovativi come il “Summus” e l’”Excelsus”, da anni ai vertici delle guide della critica internazionale”. La Castello Banfi ha svolto anche in questi anni un ruolo importante nell’enoturismo, la chiave per educare alla cultura del vino: “nel trecentesco Castello, cuore dell'azienda (meta ogni anno di 40.000 turisti del vino), che ospita il Museo del vetro e della bottiglia, stiamo potenziando fortemente - conclude Viglierchio - l’attività d’accoglienza e di ospitalità (ristorazione, wine bar, eventi, degustazioni)”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024