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Vendemmia 2014 scarsa, ma la qualità, senza eccessi di entusiasmo, non preoccupa più di tanto i produttori del Belpaese. A dirlo grandi gruppi del vino italiano a WineNews. Viglierchio (Banfi): “Vendemmia complessa per il clima, fuori dall’ordinario”

Se la quantità delle vendemmia 2014 è ormai sicuramente in calo sul 2013 (le stime Uiv-Ismea parlano di 41 milioni di ettolitri, -15%), c’è meno preoccupazione di quanto si creda, sul fronte della qualità, tra i produttori del Belpaese. Perché, senza eccessi di entusiasmo e di valutazioni positive, ovviamente, tutti sostengono che grazie a know how, maggiore lavoro in vigna e riduzione delle quantità, quella che arriva e arriverà in cantina, nel 2014, sarà uva di buona qualità. A destare qualche timore in più, semmai, è l’aumento dei costi in vigneto, e anche quello dei prezzi del vino, che un’annata difficile e poco abbondante come questa portano con sé. A dirlo alcune delle più grandi realtà e delle più prestigiose griffe del Belpaese enoico, sondate da WineNews. Come la Castello Banfi, il cui ad Enrico Viglierchio sottolinea che si tratta di “una vendemmia complessa per il clima molto piovoso, fuori dall’ordinario, e le temperature basse, in Toscana, e questo ha influito sulle quantità. Per la qualità è presto, siamo nel pieno della vendemmia e dobbiamo iniziare le varietà più tardive, saranno fondamentali le prossime 2-3 settimane, se daranno tregua si potrà portare a casa un buon prodotto. Sui prezzi ci sarà l’impatto dovuto non tanto al costo maggiore dell’uva prodotta, che in annate come queste ovviamente costa molto di più, quanto, a seconda delle zone, all’eventuale mancanza di prodotto rispetto alla domanda”.

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