Con un tappo si vuol dare ossigeno al vino ... «Tappo col buco» o, se si preferisce, «tappo che respira». Fatto apposta per il vino. Si chiama Korked e sarà distribuito dall’azienda veronese OliverOgar spa. Secondo l’impresa di distribuzione il nuovo tappo «è destinato a innovare i sistemi di produzione e imbottigliamento del vino di qualità». Il tappo col buco ha dietro di sé ricerche e test condotti per 5 anni con la collaborazione dell’università di Udine. In questo lustro, il team di esperti ha studiato il «comportamento dei tradizionali tappi in sughero, puntando a catturarne e a riprodurne caratteristiche organolettiche e prestazioni. Il risultato dei loro studi è questo tappo che si vanta di aver fatto propri i vantaggi del sughero, eliminando i difetti legati alla naturalità, come ossidazioni non controllabili e odore. Per la realizzazione di Korked sono stati impiegati materiali sintetici non attaccabili dalle muffe che producono la Tca (tricoloranisolo, sostanza responsabile dell’odore di tappo e del gusto anomalo). Ma l’innovazione è nella membrana permeabile ai gas che Korked ha al suo interno, trasformando una normale chiusura sintetica in una chiusura attiva che, secondo OliverOgar, consente la micro-ossigenazione controllata. Costo al dettaglio per l’impresa: 20 centesimi di euro, per competere sul mercato con i sugheri di qualità media.
(arretrato di Italia Oggi del 23 dicembre 2006)
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