Il nebbiolo di Plinio per palati unisex ... Che c’entra Novara con Varese, dove si tiene la mostra di Giorgio Morandi? Niente, se non che Varese non è zona con la vocazione del vino e bisogna percorrere 60 chilometri e cambiare in questo caso regione per arrivare al centro enologico più vicino. Ho perciò scelto Ghemme e la storica azienda di Alberto Arlunno, che traffica con le viti fin dal 1600. Qui si lavora da maestri il Nebbiolo in purezza. Vitigno nobile e scorbutico, soprattutto in queste colline ai piedi del Monte Rosa. Eppure, se Michelangelo seppe cavare tanti chiaroscuri dai suoi marmi duri e informi, Arlunno ha fatto altrettanto col Nebbiolo. Si prenda il vino di maggior prestigio, il Ghemme Collis Breclemae del 2000: non ricordo un Nebbiolo così morbido, così adatto ai palati unisex con abbinamenti vasti e e generosi. Piacerà alle donne anche il Signore Bayard Ghemme (stesso anno e stesso vitigno), mentre una solida austerità torna a farsi sentire con il fratello minore Collis Carellae 2000 (tanto latino si giustifica con la conoscenza che Plinio ebbe di queste vigne). Molto piacevole e robusto il rosato, mentre il Carolus bianco (Greco di Ghemme, Armeis e Chardonnay), ha un ottimo rapporto qualità/prezzo (info@cantalupo.net). Collis Breclemae Ghemme 33 euro; Signor di Bayard Ghemme 25 euro; Collis Carellae Ghemme 25 euro; il Mimo Colline Novaresi 9 euro; Carolus bianco 8 euro.
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