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CASTELLO BANFI & TURISMO DEL VINO: UN RAPPORTO IN COSTANTE CRESCITA

Come si può valorizzare il patrimonio culturale che si trova nei distretti dei vini “d'autore” e sviluppare nuova occupazione ? Un esempio concreto arriva dalla Castello Banfi di Montalcino, che è riuscita in questa impresa. Qui, infatti, l'enoturismo è realtà e ruota intorno al duecentesco borgo e castello di Poggio alle Mura, cuore dell’azienda, che ogni anno è meta di oltre 30.000 “turisti del vino”, dove è stata sviluppata (e lo sarà ulteriormente in futuro) attività agrituristica, museale e commerciale.
Un progetto che è anche riuscito a portare effetti positivi all'economia e all'immagine dell’azienda e del territorio: “il nostro investimento - afferma Remo Grassi, uno dei massimi dirigenti della Castello Banfi - nella nuova enoteca del Castello (200 mq di esposizione, 100 mq di sezione libri e documentazione del territorio, 100 mq di servizi) è stato di 2 miliardi e la nuova struttura, aperta proprio nel giorno di “Wineday”, l’iniziativa importante per il vino di qualità e ben promossa dal Movimento del Turismo del Vino, è meta continua di visitatori che si complimentano per questo recupero del borgo e del castello di Poggio alle Mura”.
Un progetto che inoltre ha inciso positivamente nella creazione di nuovi posti di lavoro: “in questa attività, che vuol essere per il turista soprattutto un centro dove degustare, conoscere, vedere in esposizione i vini dell’azienda, siamo passati da due addetti part-time (degli anni ‘90/’94) a 7 addetti a tempo pieno.
Ed i nostri programmi - continua Grassi - non sono finiti: intendiamo, infatti, sviluppare ancora il turismo del vino, investendo 1/2 miliardi per la realizzazione di un wine-bar e valorizzare ulteriormente il Museo del Vetro e della Bottiglia da Vino, le informazioni sulla storia del castello, l’accoglienza del turista, le visite alle cantine, l’operatività del ristorante.

Per questo, in un futuro prossimo, si presenterà sicuramente la necessità di assumere nuove figure per la gestione dell’insieme delle risorse che sono alla base del nostro enoturismo: storia, cultura, vino, gastronomia ed artigianato artistico”.

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