Questa è la storia di quella che si può definire un’azione di marketing perfettamente riuscita: protagonista è la Castello Banfi, azienda leader a Montalcino, che da sei anni lega il proprio nome ad un raffinato evento musicale dedicato al jazz, riuscendo a convogliare nella piccola cittadina toscana i migliori musicisti del panorama internazionale, coinvolgendo un numero crescente di appassionati. “Jazz & Wine in Montalcino” può così vantare di essere il primo caso in Italia in cui il mondo del vino si è affiancato alla grande musica: numerosi i successivi tentativi (più o meno riusciti) di imitazione.
Se ormai è normale imbattersi da Nord a Sud in serate di musica dal vivo in cui è possibile degustare un calice di vino, per le aziende vitivinicole italiane il vero e proprio sponsoring di eventi musicali è uno strumento di comunicazione ancora poco conosciuto. Invece per altri settori del beverage, come soft drink e birra, è ormai consuetudine legarsi a festival e concerti, soprattutto destinati ad un target giovane. Basti pensare ad Heineken, che ha associato strettamente il suo marchio a Umbria Jazz ed Arezzo Wave, e ha addirittura inventato un evento su misura, l’Heineken Jammin’ Festival di Imola. Ma come è nato “Jazz & Wine” che, nelle edizioni passate, ha portato nel territorio del Brunello jazzisti del calibro di Enrico Rava, Stefano Bollani, Gato Barbieri, Sarah Jane Morris, Paul Motian, Roberto Gatto?
Rodolfo Maralli, marketing executive di Castello Banfi, spiega: “siamo stati i primi a intuire che vino e musica jazz potevano camminare insieme: molti infatti i paralleli nello stile di vita del pubblico di riferimento. Il jazz, musica da meditazione, si abbina inoltre perfettamente alla degustazione attenta di buoni vini. La nostra “prima volta” è stata nove anni a Roma al Jazz Image di Villa Celimontana, uno dei più importanti festival in Europa: fino ad allora c’era stata la birra come bevanda legata all’evento, poi ci hanno chiesto di sostituirla con i nostri vini ed è stato subito un enorme successo. Era proprio il momento in cui il vino cominciava la sua irresistibile ascesa nei gusti dei consumatori. Da lì c’è venuta l’idea di creare un evento simile a Montalcino: è importante infatti ricordare che Castello Banfi non è solo sponsor di “Jazz & Wine”, ma anche organizzatore”.
“Così, grazie a Giampiero Rubei, direttore artistico di Jazz Image, dove continuiamo ad essere presenti con le nostre etichette, siamo riusciti - continua Maralli - a portare a Montalcino artisti italiani ed internazionali di grande fama, che altrimenti forse non sarebbero mai venuti. Il pubblico arriva ormai da tutta la regione per assistere ai concerti, e questo significa vantaggi anche per il turismo di Montalcino. E dato il successo in estate del “Jazz & Wine”, abbiamo deciso di replicare anche in inverno: quest’anno c’è stata il debutto di “Jazz & Wine Winter”, con concerti “intimi” tra le mura di Castello Banfi. E il successo è stato tale che la kermesse sarà ripetuta, con appuntamenti che si snoderanno da novembre 2003 a febbraio 2004”.
“Jazz & Wine”: continua il cartellone 2003
Il “Jazz & Wine in Montalcino” 2003 continua con i ritmi latinoamericani di Tania Maria, il 17 luglio, con le percussioni di Tullio De Piscopo e del suo “Rhythm Machine”, il 18 luglio, e con One for All con Jimmy Rotondi, Piero Odorici e la batteria di Keith Copeland, il 19 luglio. La conclusione ? Il 20 luglio, con l’incontro tra jazz e arti figurative, proposto da Giampaolo Ascolese con “Jazzoline”.
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