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CHIANTI CLASSICO: LA VENDEMMIA 2007 E’ NEL SEGNO DELLA QUALITA’. PALLANTI: “IL GLOBAL WARMING HA RIFLESSI IMPERCETTIBILI SUGLI AUTOCTONI (SANGIOVESE) E IN TERRITORI COME IL CHIANTI CLASSICO. LA TRADIZIONE IL MIGLIOR STRUMENTO PER VINCERE NEL FUTURO”

Nel Chianti Classico, una delle docg più famose dell’Italia del vino nel mondo, vince la qualità: la vendemmia del 2007 nel territorio del Gallo Nero sembra anticipare un Chianti Classico degno di “un’ottima annata”, espressione spesso abusata che in questo caso, però, non rischia di essere smentita. Come in tutto il Paese, c’è stata una flessione sulla quantità delle uve raccolte, -10% sul 2006.

“I produttori del Chianti Classico hanno ragione - afferma Marco Pallanti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico - ad essere euforici. Era probabilmente dai favolosi anni ’80 che non si verificava un’accoppiata di annate di grande qualità come quella ottenuta con il 2006 e il 2007. Senza contare poi il 2004 e 2001 che stanno dando delle grosse soddisfazioni ai consumatori. Questo decennio ci ha già concesso quattro annate straordinarie, a dimostrazione che anche il tanto superficialmente discusso “global warming” ha per il momento, riflessi impercettibili su varietà autoctone ben radicate come il Sangiovese ed in territori collinari come quello del nel Chianti Classico. La tradizione rimane sempre il miglior strumento per vincere nel futuro”.

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