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LE CANTINE ITALIANE RESISTONO ALLA CRISI: PER IL 36% IL FATTURATO È ADDIRITTURA IN CRESCITA. LO DICE LA RICERCA AXITER-CONFCOMMERCIO/UNICAB

Il vino italiano ha retto alla prova della “grande crisi” del 2009. Secondo una ricerca di mercato realizzata su un panel di 360 cantine, per conto di Vinitaly, da Axiter-Confcommercio, assieme all’istituto Unicab, il 36,3% ha registrato, nel 2009, un aumento del proprio fatturato, mentre il 30,8% è rimasto stabile. Meno di un terzo (30,8%) le aziende vitivinicole che hanno visto peggiorare la propria situazione. La crescita di fatturato è stata fino al 5% per il 47,2% di coloro che hanno dichiarato l’aumento, tra il 5 e il 10% per il 35,8% e addirittura oltre il 10% per il 17%.

Nonostante un clima generale improntato al pessimismo, all’interno dei propri cancelli le cantine italiane hanno mostrato una capacità di tenuta e la voglia di sfruttare il momento per “mettere ordine” al proprio interno, investendo sulle reti commerciali, sull’acquisizione di nuovi terreni e marchi e sull’ammodernamento tecnologico.

Questo trend positivo ha coinvolto due cantine su tre con tassi di crescita anche a due cifre tanto in Italia che all’estero e, nel nostro Paese, tanto nel canale della grande distribuzione che nell’horeca. Chi va bene, ha goduto nel 2009 anche di un ridotto, o nullo, incremento nei costi. Chi va male, però, registra gravi scompensi su tutta la linea. E questa forbice, molto netta, sembra essere una delle caratteristiche salienti del 2009. Vi sono ancora dei “colli di bottiglia” che frenano lo sviluppo e, tra questi, ricarichi eccessivi lungo la filiera e nella ristorazione, la scarsa cultura manageriale e il sottodimensionamento delle aziende.

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