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“METTERE DI NUOVO LE ALI ALL’ITALIA DEL VINO”: COSÌ IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA FEDERICO VECCHIONI, CHE DICE “IN AGRICOLTURA LA GREEN ECONOMY È GIÀ REALTÀ. AL VINO SERVONO ACCORDI CON LA DISTRIBUZIONE. STOP ALLA POLITICA DEI PREZZI AL RIBASSO”

“Mettere di nuovo le ali all’Italia del vino”, dalla semplificazione burocratica al rilancio dell’export anche in termini di valore oltre che di quantità, dalle “filiere leggere” ai rapporti con la Gdo alla pari: parola del presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni nell’assemblea di Asti che, a proposito della green economy, dice “in agricoltura è già una realtà. Ambiente, qualità e innovazione sono sfide raccolte dall’agricoltura già da diverso tempo. Per proseguire su questa strada occorre però una attenta considerazione delle necessità del settore”.

Rivedere il piano dei controlli, alleggerendo le incombenze a carico dei vitivinicoltori ed eliminando quelle non espressamente richieste dall’Ocm vino, inserendo, laddove possibile, le autocertificazioni sull’esempio di quanto si fa in Francia e riducendo i controlli ispettivi più costosi ed invasivi, è quanto chiede la Confagricoltura, “perché è questo il punto: meno burocrazia significa meno costi e maggiore efficienza dei controlli”.

E a proposito di export, per il presidente Vecchioni “la crescita in quantità dell’esportazione è stata pagata cara in termini di valore: nel 2009 ad un aumento del 6,2% della quantità esportata, è corrisposta una contrazione in valore del 5,5%. L’export deve crescere, dando la giusta remunerazione del prodotto - prosegue Vecchioni - il vino ha un valore, che va riconosciuto, che è legato alle tradizioni, alla cultura del territorio di riferimento, al rispetto dell’ambiente, alla salubrità del bere, all’identità aziendale, e fa da traino a tutto il made in Italy”.

“E’ un comparto, quello del vino, che deve costruire relazioni importanti con la grande distribuzione organizzata - spiega Vecchioni - superando le politiche al ribasso che, alla lunga, sono controproducenti per tutti”. Proprio sulle problematiche di miglioramento dell’efficienza e della competitività, conclude il presidente di Vecchioni, “è incentrata l’attenzione del progetto di Confagricoltura “Futuro Fertile”, il cui dossier di proposte per la semplificazione burocratica è stato consegnato al Ministro delle Politiche Agricole”.

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