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LE FAMIGLIE DELL’AMARONE D’ARTE LANCIANO UN MANIFESTO IDENTITARIO E UN OLOGRAMMA PER CERTIFICARE L’ECCELLENZA DELL’AMARONE. “SOVRAPPRODUZIONE E PREZZI LOW COST MINACCIANO PRESTIGIO E QUALITA’ DEL VINO SIMBOLO DELLA VALPOLICELLA”

Italia
I rappresentanti delle Famiglie dell’Amarone d’Arte

“L’Amarone è espressione territoriale e simbolo della Valpolicella e del Veneto; vino originale per storia, caratteristiche organolettiche, varietà autoctone, tecnica produttiva attraverso l’appassimento delle uve. L’Amarone è oggi minacciato dall’eccessiva produzione, che non tiene conto delle zone vocate e si adegua ai minimi dei parametri di legge con un conseguente abbassamento della soglia qualitativa e subisce azioni commerciali che rispondono spesso a logiche di basso prezzo, in canali distributivi di massa”.

Sono queste le premesse del Manifesto dell’Amarone d’Arte, il documento identitario e programmatico presentato oggi a Milano dall’associazione che riunisce 12 famiglie storiche di produttori di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi Agricola, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato).

Per Sandro Boscaini, presidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, “Il Manifesto risponde a una visione di politica enologica che riteniamo essere fondamentale, basata sulla qualità e non sulla quantità. Infatti - ha proseguito Boscaini - da qualche anno, in Valpolicella, assistiamo a un fenomeno di sovrapproduzione, a fronte di una contrazione sul versante dei prezzi e, di rimbalzo, dei ricavi per i produttori. Nel 2008 sono stati venduti 6,75 milioni di litri di Amarone, mentre l’anno scorso 9 milioni. In termini di bottiglie questo significa che siamo passati da 9 a 12 milioni nel giro di due sole annate (2006-2007)”. Diversi, invece, i numeri sul fronte del fatturato legato all’Amarone che “anziché crescere - ha spiegato Boscaini - ha registrato un andamento opposto: a fronte di un + 33% sui volumi, l’asticella del valore ha perso il 16%, con una flessione da 81 milioni di euro a 68 milioni di euro”. Segno negativo anche per il prezzo delle uve, passato da 4 euro il chilogrammo nel 2007 a 1,50 di quest’anno, mentre i costi di produzione hanno registrato un trend opposto.

Uno scenario preoccupante, quello dell’impennata produttiva di Amarone, che porta le Famiglie storiche della Valpolicella ad “arroccarsi sulla collina” per difendere la qualità e l’eccellenza di uno dei tre grandi rossi italiani più famosi al mondo stoppando, ormai da anni, la loro produzione a 2milioni di bottiglie l’anno. “Alla vigilia dell’ingresso sul mercato dell’annata 2008 con i suoi 16 milioni di bottiglie, ci chiediamo quale altro record negativo andremmo a toccare con i prezzi”, si chiede ancora il presidente Boscaini che aggiunge: “di questo passo si rischia di disorientare anche il consumatore che potrebbe trovarsi a scegliere tra bottiglie che portano lo stesso nome ma con prezzi fortemente diversificati e una qualità ai limiti dei parametri di legge”. Due anni fa, infatti, il prezzo medio per ogni litro di Amarone venduto all’ingrosso era di 12 euro, mentre l’anno scorso si è fermato ad appena 7,50 euro.

Al Manifesto, le Famiglie dell’Amarone d’Arte - 2000 anni di storia enologica alle spalle – abbinano anche l’ologramma distintivo che caratterizzerà il loro vino, per ribadire la forza della qualità senza compromessi, men che meno sul prezzo.

Il Manifesto, redatto in 7 punti e sottoscritto da tutti i produttori, marca le differenze tra la nuova tendenza low cost e il prodotto ‘raro e caro’ che ha fatto la fama e la storia dei vigneti dell’Amarone. “Con queste due azioni, Manifesto e Ologramma - ha concluso Sandro Boscaini - intendiamo sensibilizzare e nel contempo lanciare un appello a tutti i protagonisti del mondo produttivo dell’Amarone. Insieme possiamo condividere politiche di produzione e prezzo che non sviliscano il prodotto e il suo prestigio”.

(Fonte dati: Osservatorio Famiglie Amarone d’Arte)

Focus - Il manifesto delle “Famiglie dell’Amarone d’Arte”

L’Amarone è espressione territoriale e simbolo della Valpolicella e del Veneto.

L’Amarone è vino originale per storia, caratteristiche organolettiche, varietà autoctone, tecnica produttiva attraverso l’appassimento delle uve.

L’Amarone è oggi minacciato dall’eccessiva produzione, che non tiene conto delle zone vocate e si adegua ai minimi dei parametri di legge con un conseguente abbassamento della soglia qualitativa.

L’Amarone è oggi minacciato da azioni commerciali che rispondono spesso a logiche di basso prezzo, in canali distributivi di massa.

Le Famiglie dell’Amarone d’Arte proclamano e promuovono il “Manifesto dell’Amarone d’Arte”:

L’Amarone d’Arte è frutto delle conoscenze e del saper fare di produttori storici e dedicati, con solida tradizione e radicamento sul territorio.

L’Amarone d’Arte è prodotto con sensibilità artigianale e implica: scelta di vigneti altamente vocati, viticoltura di qualità, accurata selezione delle uve, lungo appassimento e adeguato invecchiamento in nobili legni.

L’Amarone d’Arte è prezioso e le sue qualità vanno riconosciute con il giusto prezzo e preservandone il prestigio nella commercializzazione internazionale.

L’Amarone d’Arte è messaggero del made in Italy nel mondo, dove è riconosciuto quale vino unico per qualità, identità e originalità.

Le Famiglie dell’Amarone d’Arte custodiscono la tradizione di questo grande vino, mettendo a frutto il loro patrimonio di saperi consolidati nel tempo, e ne determinano il successo con l’impegno nella qualità e nell’innovazione e con la testimonianza sui mercati.

Le Famiglie dell’Amarone d’Arte adottano un rigido regolamento volontario per mantenere elevate le nobili caratteristiche del prodotto.

Le Famiglie dell’Amarone d’Arte appongono un ologramma esclusivo e distintivo sulle tutte loro bottiglie di Amarone, per renderle riconoscibili e garantirne l’autenticità e l’alta qualità.
Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi Agricola, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato sono le Famiglie dell’Amarone d’Arte.

Focus - I numeri delle 12 “Famiglie dell’Amarone d’Arte”

Superficie vitata amarone - 576,91 ettari

Fatturato 2009 e produzione

Dato complessivo - 119 milioni di euro

Solo Amarone - 29 milioni di euro

Bottiglie di Amarone prodotte - 2 milioni

Export - le migliori performance
Canada - 264.000 bottiglie per 3,5 milioni di euro

Svizzera - 231.000 bottiglie per 3,5 milioni di euro

Usa - 206.000 bottiglie per 3 milioni di euro

Fonte: indagine interna Famiglie dell’Amarone d’Arte

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