02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ARRIVA IL “PROGETTO CONVISAR”: LE AZIENDE SARDE IN RETE PER MIGLIORARE LA “QUALITÀ TOTALE” DELLA FILIERA VITI-VINICOLA. REGISTRATA NELL’ISOLA MOLTA BIODIVERSITÀ VITICOLA NON ESPLORATA

Le aziende sarde del vino si uniscono in consorzio per migliorare la qualità della filiera vitivinicola dell’Isola. È la prima volta che sei cantine, rappresentative di diverse zone geografiche della Sardegna, condividono la necessità di fare rete e unire energie, fondi e competenze con l’obiettivo comune di valorizzare le produzioni viticole ed enologiche tradizionali dell’isola e migliorarne la competitività sul mercato. Il Progetto Vino e Sardegna Convisar, “per un salto di qualità della filiera vitivinicola della Sardegna”, realizzato con il contributo della Regione Sardegna, mette insieme realtà produttive molto differenti tra loro per storia, volume d’affari e struttura aziendale: Argiolas di Serdiana, Cantina Li Dunì di Badesi, Cantina delle Vigne di Piero Mancini di Olbia, cantina sociale del Mandrolisai di Sorgono, cantina sociale Gallura di Tempio e la cantina sociale Trexenta di Senorbì.

Il progetto scaturisce dall’accordo di programma quadro “ricerca scientifica e tecnologia”, stipulato tra la Regione Sardegna, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dell’Istruzione e Ricerca scientifica ed è volto a rafforzare la capacità di innovazione del sistema produttivo e territoriale delle Regioni. Con 26.000 ettari coltivati, pari al 3,3% del vigneto nazionale e con 895.000 ettolitri, corrispondenti all’1,73% del vino prodotto in Italia, la Sardegna non può competere per quantità con le altre regioni vitivinicole, e soprattutto con quelle del nuovo mondo che oggi coltivano il 51,3% delle superficie vitate presenti nel pianeta. A fronte di basse rese per ettaro, è in crescita il numero dei prodotti di qualità e con diciannove Doc e una Docg il comparto vitivinicolo regionale rappresenta il 60% della Plv dell’industria di trasformazione della Sardegna e incide per il 4% sulla Plv regionale.

La Sardegna evidenzia molti tratti comuni con le regioni circostanti, ma anche numerose specificità geografiche, geologiche, climatiche, vegetazionali, storiche, culturali che si sono interconnesse e si riflettono nella attuale vitivinicoltura.

Questa ricchezza e complessità è un grande punto di forza che consente in un piccolo territorio produzioni vitivinicole peculiari, spesso di nicchia, ma anche coltivazioni estensive. L’essere Isola nel centro del Mediterraneo ha consentito nel tempo scambi continui, ma anche un lungo isolamento e una condizione di fragilità. Ciò ha determinato una grande possibilità di conservazione delle culture e delle risorse tradizionali, ma anche una maggiore difficoltà per molti suoi prodotti ad essere conosciuti all’esterno.

Il progetto del Convisar parte dalla convinzione che una strategia vincente per la Sardegna è anche quella che passa attraverso la valorizzazione della propria identità viticola - afferma Gianni Nieddu, responsabile scientifico del progetto - l’obiettivo di proteggere dall'erosione genetica, caratterizzare e promuovere le varietà locali, migliorare la qualità dei vini ottenibili dai vitigni autoctoni e conservare le varietà insieme ai sistemi viticoli tradizionali. Il percorso passa attraverso la ricerca e il trasferimento delle innovazioni nella scelta varietale, nelle tecniche di coltivazione e nelle innovazioni tecnologiche e di processo, sicuramente una strategia vincente per la Sardegna è anche quella che passa attraverso realizzazione di sinergie, l'unione delle proprie intelligenze e risorse umane”.

Le ricerche sono state condotte sui principali vitigni dell'Isola, nelle regioni viticole di pertinenza della aziende del progetto (Gallura, Mandrolisai, Trexenta, Parteolla e Sulcis) su 82 ettari di vigneti aziendali, effettuando numerose sperimentazioni che hanno portato alla comparazione di 100 diversi nuovi vini ottenuti con processi di macro e micro vinificazione. E’ stato anche realizzato, anche in collaborazione con l’Agenzia Agris, un laboratorio di analisi disponibile nel territorio (Serdiana, Villasor, Olbia, Senorbì).

Le ricerche condotte in questo biennio hanno consentito l’individuazione, recupero, conservazione di vecchie varietà di vite ancora presenti nei vigneti della Sardegna, la conoscenza di tale patrimonio tramite analisi ampelografiche e genetiche ed il risequenziamento del genoma delle varietà Bovale, Carignano e Vermentino.

E’ stata registrata la presenza nell’Isola di molta biodiversità viticola non esplorata, sono state acquisite nuove informazioni che consentiranno l’iscrizione al Registro Nazionale di diverse varietà minori e sono state identificate sinonomie ed omonimie importanti (esempio, acclarata la diversità tra Cannonau nei confronti del gruppo Grenache - Garnacha - Tocai rosso). Un altro obiettivo di ricerca del progetto ha riguardato la selezione genetica e sanitaria delle principali varietà: sono state condotte osservazioni su oltre 16.000 ceppi di 11 varietà in 10 territori della Sardegna, selezionati 5000 biotipi, individuati tra questi 500 distinti biotipi con caratteristiche sanitarie ed agronomiche superiori alla media della popolazione e, infine, conservati queste selezioni nei campi sperimentali.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli