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ASSOENOLOGI: ITALIA BATTE FRANCIA NELLE BOLLICINE. GLI SPUMANTI ITALIANI CRESCONO, NONOSTANTE LA CRISI. NEL 2010, +3% VENDITE PER REGALI IN ITALIA E +21% EXPORT. TRA NATALE E CAPODANNO GLI ITALIANI SPENDERANNO 1 MILIARDO DI EURO PER VINI E SPUMANTI

Italia
Aria di festa per le bollicine italiane

L’Italia batte la Francia sulle bollicine. Il sorpasso è finalmente avvenuto. Nel 2010, nel nostro Paese, sono state prodotte 380 milioni di bottiglie (soprattutto Metodo Martinotti), mentre i cugini d’Oltralpe, in questa ideale classifica, si collocano al secondo posto, con 370 milioni di bottiglie, soprattutto Champagne. La Spagna è terza con 320 milioni di bottiglie, per la maggior parte Cava. La classifica dei principali Paesi produttori di “bollicine”? Eccola: Italia 380 (quantità: milioni di bottiglie); Francia (370); Spagna (320); Germania (310); Russia (300); Usa (70); Ungheria (70); Australia (25); Canada (15); altro (165). Il tutto per un totale di 2.000 milioni di bottiglie.

Tra il 10 dicembre e il 10 gennaio, nel periodo che si può considerare a natalizio, si stapperanno o si regaleranno nel mondo 150 milioni di bottiglie di spumante italiano, il 40% del totale prodotto nel 2010. E, solo in questo periodo, secondo i dati di Assoenologi, in Italia saranno vendute 40 milioni di bottiglie.

“Nelle festività - spiega Giuseppe Martelli, direttore generale Assoenologi - gli italiani spenderanno in vini e bollicine, al supermercato, in enoteca o al ristorante, 1 miliardo di euro. In questo periodo, come accaduto nel 2009, si prevede un incremento delle vendite di confezioni regalo di vini e spumanti che, nonostante il periodo di crisi, faranno registrare un +3% sul 2009”. Si tratta di un successo che non riguarda solo l’Italia ma anche l’estero, dove secondo gli ultimi dati disponibili sulle vendite di spumanti si registra un incremento del 21,3% in quantità, sul 2009. Gli spumanti italiani più venduti, sia in Italia che nel mondo, secondo Assoenologi, sono l’Asti e il Prosecco. “Per il prezzo al consumo - prosegue Martelli - in Italia, nella Gdo (Grande Distribuzione Organizzata), una bottiglia di Asti oscilla tra i 4 e gli 8 euro, in base alle offerte, mentre in enoteca, considerata la particolarità dei prodotti proposti, il prezzo può arrivare anche a 18 euro e lo stesso vale per il Prosecco”.

“Analizzando - prosegue Assoenologi - il dettaglio di produzione regionale, in Trentino, le aziende produttrici di “Trento Doc” hanno venduto, nel 2010, 8,5 milioni di bottiglie a cui ne vanno aggiunte altre 2,5 milioni elaborate con il “metodo charmat”. I prezzi al consumo oscillano tra gli 8,5 ed i 18 euro per gli spumanti “metodo classico” di fascia medio/alta, per arrivare anche a 45 euro per produzioni particolari, riserve comprese. Analogo discorso vale per la Lombardia dove il “Franciacorta” ha superato i 10 milioni di bottiglie che diventano quasi 15 milioni con le altre, sempre “metodo classico” ma non Docg. Nell’Oltrepo Pavese, le aziende hanno invece venduto oltre 10 milioni di bottiglie, di cui 8,5 milioni prodotte con il “Metodo Charmat”.

“Accogliamo - aggiunge Martelli - con ancora maggiore soddisfazione questi risultati, dal momento che l’Italia tradizionalmente non è un Paese grande consumatore di spumanti: gli italiani ne bevono solo 3,5 bottiglie procapite all’anno, contro le 6 dei tedeschi, le 5 dei francesi e le 4 degli spagnoli”. Infine, il 2010 potrebbe essere ricordato come l’anno del “metodo classico rosè”, la cui domanda è aumentata del 100%.

Per posizionare con successo un prodotto sul mercato e osservare il suo ciclo economico, è necessario, secondo Assoenologi, conoscere anche i comportamenti e le preferenze dei consumatori. Da una ricerca condotta dall’Assoenologi (Associazione degli Enologi ed Enotecnici Italiani), in questo ambito, è emerso che al ristorante, il consumatore si concede dai 2 ai 6 minuti per un’attenta valutazione nella scelta dello spumante, mentre al supermercato il tempo si accorcia, variando tra i 2 ed i 4 minuti. Inoltre, è interessante sapere che, al ristorante, nell’80% dei casi la scelta di vini e spumanti è fatta dall’uomo; per i consumi domestici, nel 75% dei casi, a scegliere è la donna.


Focus - La curiosità: il metodo Martinotti (Charmat) e il Metodo Classico

Con Metodo Charmat, o Metodo Martinotti, si qualificano gli spumanti ottenuti con fermentazione in autoclave, la cui produzione necessita di un periodo da 1 a 9 mesi. Gli spumanti ottenuti con questo metodo hanno come principali caratteristiche la gioventù e freschezza. Tra gli spumanti prodotti con questo metodo ci sono il “Prosecco”, l’“Asti” e il “Brachetto”.

Con Metodo Classico, si caratterizzano gli spumanti che in Italia e nel mondo sono ottenuti con la fermentazione in bottiglia che deve durare dai 9 a 36 mesi. Tra gli spumanti prodotti con questo metodo ci sono il “Trento Doc”, il “Franciacorta” e l’“Alta Langa”. Le caratteristiche dei vini prodotti con questo metodo sono la complessità e l’aristocraticità.

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