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ARRIVANO LE DISPOSIZIONI ATTUATIVE DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 61 DEL 2010 IN TEMA DI TUTELA DELLE DO E DELLE IG DEL VINO: QUALCHE LEGGERA SEMPLIFICAZIONE ALLA JUNGLA LEGISLATIVA DEL COMPARTO VITIVINICOLO

Quasi alla fine dell’anno, arrivano i decreti attuativi (per adesso sono quattro) al decreto legislativo n. 61 del 2010, ovvero la nuova legge quadro del comparto vitivinicolo in materia di tutela delle Do e Ig dei vini italiani.

Uno, sulla disciplina dello schedario viticolo e della rivendicazione annuale delle produzioni, ha come obiettivo la semplificazione amministrativa degli strumenti e degli adempimenti procedurali a carico dei produttori vitivinicoli, degli enti e degli organismi preposti alla gestione del sistema di rivendicazione e dei controlli delle Do e Ig.

Inoltre, il decreto applicativo disciplina il diritto di produttori, organismi ed enti che hanno diritto al cosiddetto “sportello unico”, il Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale): si prevede la sostituzione degli strumenti attualmente gestiti dalle Regioni con un unico strumento, lo “Schedario viticolo”, che resterà alle Regioni e che renderà disponibili tutti i dati agli enti preposti alla gestione delle rispettive Do e Ig; prevede la presentazione di un’unica dichiarazione di produzione annuale direttamente in ambito Sian; viene disciplinata la gestione del potenziale agricolo non solo per i vini Do e Ig, ma per tutte le categorie di prodotti vitivinicoli.

Il decreto ministeriale concernente disposizioni generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, invece, recepisce anche le innovazioni introdotte dalla riforma del settore avviata in ambito comunitario.
Il decreto ministeriale recante la procedura a livello nazionale per l’esame delle domande di protezione delle Dop e Igp dei vini e di modifica dei disciplinari, ai sensi de Regolamento (Ce) n.1234/2007 e del decreto legislativo n. 61/2010, apporta alcune modifiche ed integrazioni al decreto del 6 agosto 2009 per adeguarlo, dal punto di vista formale, ai nuovi riferimenti normativi comunitari e nazionali e, dal punto di vista sostanziale, ad alcuni nuovi requisiti riguardanti la rappresentatività del livello produttivo delle Dop e Igp, che deve essere espresso dal soggetto richiedente.

Il decreto, recante la disciplina dei concorsi enologici, ridefinisce la disciplina in materia di concorsi enologici, ai quali possono partecipare solamente le partite dei vini Docg, Doc, Igt, nonché dei vini spumanti di qualità.

“Una buona notizia per tutti gli operatori nel settore del vino - spiega il Ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan - dopo vent’anni, sono stati firmati quattro decreti che modernizzano il comparto, fissando nuove regole per il riconoscimento della qualità, della tutela e dell’accesso per le produzioni vitivinicole. Un traguardo importantissimo, per un settore in cui l’Italia è leader nel mondo intero”.

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