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CONFCOMMERCIO: FAMIGLIE PRUDENTI E ATTENTE A TRADIZIONE SPECIALMENTE A TAVOLA, PRIVILEGIANDO I PRODOTTI ENOGASTRONOMICI REGIONALI E TIPICI. CINQUE MILIONI DI ITALIANI (IL 2,5% IN PIÙ SUL 2009) HANNO PRANZATO AL RISTORANTE PER NATALE

Italia
Bene i consumi alimentari a tavola per le festività

Consumi prudenti ma senza rinunciare alla tradizione: è stato questo l’atteggiamento delle famiglie italiane nelle festività; in particolare, segnala un primo monitoraggio, effettuato con il sistema di rilevazione della Confcommercio, che i consumi di Natale e Capodanno hanno confermato sostanzialmente le previsioni: nessun crollo delle vendite che si sono mantenute in linea con la debolezza della domanda interna.
I consumi per i negozi tradizionali hanno sostanzialmente tenuto, registrando un timido incremento che si attesta attorno al +0,5%. Anche nei mercati, soprattutto quelli natalizi, si è registrato il pienone con gli acquisti che si sono concentrati soprattutto sui prodotti alimentari. Il che, evidentemente, significa per il comparto alimentare un qualche segnale di crescita sul 2009.
I prodotti tipici di qualità, infatti, hanno segnato un incremento, anche se i consumatori, sempre più attenti al rapporto qualità/prezzo, privilegiano i prodotti di fascia media e quelli in offerta speciale; in controtendenza, i prodotti di alta fascia (tartufi, caviale, bollicine, frutta di controstagione …) che hanno registrato una buona performance.
Le famiglie hanno voluto rispettare le tradizioni legate al particolare periodo, sia mantenendo vivo il rito del pranzo in casa che cercando di offrire regali alle persone care, aiutate in questo dalle forti politiche promozionali pianificate dalle aziende, nel 2010 ancora più presenti rispetto agli anni passati. Riuniti intorno alla tavola gli italiani hanno privilegiato i prodotti di gastronomia, quelli regionali e tipici e in generale il prodotto “made in Italy”.
Ma gli italiani non hanno rinunciato a festeggiare al ristorante il Natale e il Capodanno. 5 milioni di italiani (il 2,5% in più sul 2009) hanno pranzato a Natale nei 60.000 ristoranti aperti da Nord a Sud della Penisola per una spesa complessiva pari a 217 milioni di euro (il 4% in più sul 2009). Questi incrementi sono dovuti anche ad alcune misure anticrisi adottate dalle imprese della ristorazione come prezzi contenuti, formule “tutto incluso”, nuovi servizi (menu per bambini, formule di intrattenimento …), rilancio dei piatti della tradizione.

Focus - Ecco, in dettaglio, l’analisi della ristorazione e del dettaglio alimentare …
Ristoranti: 5 milioni di italiani (il 2,5% in più sul 2009) hanno pranzato a Natale nei 60.000 ristoranti aperti da Nord a Sud della Penisola per una spesa complessiva pari a 217 milioni di euro (+4% sul 2009).
Dettaglio alimentare: i consumi nei negozi tradizionali hanno registrato un timido incremento (+0,5%). Bene i regali utili con prodotti tipici di qualità, anche se sono stati privilegiati i prodotti di fascia media e quelli in offerta speciale. Buone vendite per i prodotti di alta fascia (tartufi, caviale, bollicine, frutta fuori stagione ...).

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