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SICUREZZA STRADALE. SEI SBRONZO? L’AUTO NON PARTE. ARRIVANO DALL’ANTITERRORISMO AMERICANO I DISPOSITIVI CHE RILEVANO IL TASSO ALCOLICO DEL CONDUCENTE E BLOCCANO IL MOTORE

Dalla tecnologia, usata dalla Difesa americana per scovare le bombe dei terroristi, arriva il primo dispositivo per sconfiggere la piaga degli incidenti stradali causati da guida in stato d’ebbrezza. Il futuro automobilistico ci riserva dunque dispositivi sensoriali di serie che bloccano l’auto se il conducente è ubriaco. Questi dispositivi dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in una ventina di secondi e funzionare su ogni auto per almeno 10 anni. Velocità, accuratezza e precisione saranno dunque i tre criteri chiave di questa nuova tecnologia. Ci vorrà ancora qualche anno, ma il destino dei pirati della strada alticci sembra essere segnato.

Negli ultimi due decenni, come racconta il “Washington Post”, sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone a causa dell’alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato di aver guidato da ubriaco almeno una volta nell’ultimo anno. Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute direttamente alcune case automobilistiche internazionali e diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale che hanno deciso di finanziare lo sviluppo di questi dispositivi sensoriali. Questa innovativa tecnologia, capace di cogliere il tasso alcolico del conducente in pochi secondi, potrebbe un giorno essere applicata su tutte le automobili. Se la percentuale di alcol rilevato dai sensori supera i limiti consentiti dalla legge, l’auto non parte.

Oggi esistono già veicoli dotati di etilometro anti-avviamento. In questi casi il conducente prima di partire deve soffiare in un tubo che calcola il suo stato di ebbrezza. Anche in questa circostanza se la percentuale rilevata supera quello consentita dalla legge, l’auto non si mette in moto. Tuttavia è molto facile eludere questi test, ad esempio facendo soffiare nell’etilometro una persona diversa dal conducente che non ha bevuto alcol. I sensori installati direttamente in macchina invece dovrebbero essere infallibili: il solo contatto con il conducente permetterà a questi di riscontrare il suo stato di lucidità.

Robert Strassburger, vice presidente per la sicurezza di Alliance of Automobile Manufacturers, società che lavora per le più importanti case automobilistiche internazionali, afferma che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni e che il costo medio dei dispositivi non è ancora stato deciso: “Il prezzo dovrà essere ovviamente basso e questi congegni saranno in linea con gli altri standard di sicurezza Vogliamo che la gente capisca la necessità e il vantaggio di questa tecnologia”.

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