02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

TRUFFE & VINO: UNA MAXIFRODE SUL VINO IN SICILIA. SETTE ARRESTI E SIGILLI A TRE AZIENDE DEL SETTORE VITIVINICOLO. L’OPERAZIONE BATTEZZATA “IN VINO VERITAS”

E’ stata battezzata “In vino veritas” l’operazione della Guardia di Finanza di Gela che ha arrestato sette persone in Sicilia e sequestrato tre aziende del settore vitivinicolo. Gli arrestati, originari di Gela, Palma di Montechiaro, Marsala, Canicattì e Mazzarrone, tra i 39 e i 68 anni, devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffa aggravata ai danni della Comunità Europea, falso documentale e frode fiscale. Disposto il sequestro preventivo del patrimonio degli arrestati e delle società coinvolte, tra cui aziende di Marsala e Mazzarrone. In particolare, le Fiamme Gialle hanno scoperto un’azienda agricola “cartiera” creata da un gelese, noto in città come “sensale di uva”, il quale, fra il 2006 ed il 2008, ha realizzato e messo in circolazione 1.600 documenti di accompagnamento vitivinicolo necessari per il trasporto di uve da mosto al fine di attestare falsamente la cessione di ingenti quantitativi di uva alle aziende vitivinicole compiacenti, e ciò mediante l’apposizione, sugli stessi documenti, di timbri comunali falsi, nonchè di dati anagrafici di ignari agricoltori del comprensorio gelese dei quali venivano falsificate le firme. I produttori si sono visti “caricare” centinaia di quintali di uva da mosto mai prodotta o perchè non più in possesso dei terreni negli anni di riferimento e per avere estirpato le vigne diversi anni prima. In alcuni casi gli inquirenti hanno addirittura rilevato sui documenti dati e firme di produttori già deceduti. Gli investigatori hanno, inoltre, constatato che, a fronte dei quantitativi di uva fittiziamente incamerata con i documenti falsi emessi dal “sensale di uva”, le aziende di Marsala e la cantina di Mazzarrone avevano percepito indebiti contributi comunitari per un totale di un 1.170.000 euro erogati dall’Agenzia per erogazioni in agricoltura per l’arricchimento del vino, nonchè utilizzato contabilmente false fatture per un totale di 7.250.000 euro. Evasa Iva per 550.000 euro e imposte sui redditi per un totale imponibile di 2 milioni. Sottoposti a sequestro preventivo beni mobili e immobili di proprietà degli indagati per un totale di 3.700.000 euro, pari alle imposte evase e ai contributi pubblici illecitamente percepiti.
Fonte: Agi

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli