02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LE COOPERATIVE DEL VINO ITALIANO FANNO GIA’ LE PREVISIONI DELLA VENDEMMIA 2011: “BUONA QUALITÀ, OTTIMISMO DELLE CANTINE”. FIDUCIA NELLA RIPRESA DEI PREZZI ALL’ORIGINE, SOSTENUTI DA AZZERAMENTO DELLE GIACENZE IN CANTINA E DA CRESCENTE DOMANDA ESTERA

“La vendemmia 2011 si presenta di buona qualità e in linea con i volumi del 2010, un po’ in tutte le regioni italiane”. Lo sostiene oggi Adriano Orsi, presidente delle “cooperative del vino” (quelle di Fedagri-Confcooperative, ndr). “Quello che emerge - ha continuato Orsi - è un certo ottimismo da parte delle nostre cooperative, dettato non solo dalla buona qualità delle uve nel vigneto, ma anche da una vendemmia che verrà affrontata dalle cantine senza giacenze di prodotto invenduto, grazie all’ulteriore incremento della domanda internazionale (+16%) registrata nel primo quadrimestre 2011”.

Ma la cooperazione vitivinicola di Fedagri-Confcooperative ha discusso anche di altri temi molto cari: primo tra tutti, il riconoscimento delle cantine cooperative in Organizzazioni dei Produttori quale strumento a disposizione dei produttori per aggregare l’offerta e gestire il mercato. “In questa fase - ha sottolineato Orsi - non ci interessa discutere tanto sui parametri dimensionali, quanto piuttosto trovare la più ampia condivisione con la filiera italiana e con gli altri rappresentanti della cooperazione vitivinicola europea in merito ai criteri oggettivi di efficienza che garantiscano uno sviluppo sostenibile del settore. Non possiamo, ad esempio, immaginare un’Organizzazioni dei Produttori senza prevedere che ci sia un obbligo di conferimento totale del prodotto da parte dei propri soci: se un’Organizzazioni dei Produttori non può contare sul conferimento totale, non può infatti pianificare alcun tipo di strategia commerciale né tanto meno avere alcun tipo di potere contrattuale sul mercato. Lo stesso vale per la dimensione media: quanto più un’Organizzazione dei Produttori ha una rappresentatività di mercato, tanto più sarà in grado di gestire piani operativi che abbiano un impatto reale su quel mercato”.

Il presidente Orsi ha fatto cenno alla prossima riunione del Gruppo Vino del Copa-Cogeca, ormai alle porte, dicendosi pronto “a discutere con le altre organizzazioni cooperative europee per trovare le più ampie condivisioni in merito alla salvaguardia di alcune misure ritenute fondamentali per la sostenibilità del settore, quali il mantenimento del blocco dei nuovi impianti, gli aiuti al rimpianto del vigneto, il ritiro dal mercato dei sottoprodotti della vinificazione, gli aiuti all’esportazione e, infine, il ritiro di prodotti in periodi di crisi, purché a prezzi di mercato. Una misura, quest’ultima, che potrebbe essere finanziata da un fondo alimentato da tutti i produttori europei e dalla stessa Comunità, con modalità sicuramente più efficaci e meno onerose, anche dal punto di vista del controllo, rispetto alla vendemmia verde”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli