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COLDIRETTI: SI PUO’ STAPPARE IL NOVELLO. 6 MILIONI DI BOTTIGLIE. A RISCHIO IL TRADIZIONALE ABBINAMENTO CON LE CASTAGNE, DIMEZZATE DA INSETTO KILLER. IL CONCORRENTE FRANCESE BEAUJOLAIS NOUVEAU, IN FORTE CALO DI PRODUZIONE, ARRIVA IL 17 NOVEMBRE

Al via 6 milioni di bottiglie di Novello stappate a partire dai primi minuti di domenica 6 novembre secondo un calendario fissato per legge che prevede peraltro la possibilità di anticipare di un giorno per degustazioni negli eventi in tutta Italia come la Festa del Novello di Bardolino e la Festa del Novello di Bareggio (Milano), ma anche la Festa del Novello di Genzano (Roma). Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il Novello arriva quest’anno con 11 giorni anticipo sul concorrente Beaujolais Nouveau (anche il “francese” è in forte calo, ndr), che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (e cioè dal 17 novembre).

La produzione di novello Made in Italy nel 2011 è stimata - sottolinea la Coldiretti - in calo del 20% sul 2010, ma di buona qualità per effetto dell’andamento climatico che ha ridotto le rese delle uve. La produzione complessiva di vino attorno ai 40,3 milioni di ettolitri (-14%) ha indotto i produttori a riservare al novello un quantitativo minore di bottiglie rispetto al solito.

L’andamento climatico anomalo - continua la Coldiretti - ha messo peraltro a rischio anche il tradizionale abbinamento con le castagne la cui raccolta in Italia è praticamente dimezzata per effetto del caldo torrido autunnale ma soprattutto per colpa dei danni provocati dall’insetto killer “Cinipide galligeno del castagno” arrivato in Italia dalla Cina che ha invaso i 780.000 ettari di bosco di castagno presenti sul territorio nazionale.

Nonostante tutto, comunque - afferma la Coldiretti - il primo vino dell’ultima vendemmia che era solito, un tempo, essere consumato nelle case di campagna, da parte degli stessi contadini che lo producevano, mantiene in parte il suo fascino.

I prezzi di vendita sono stabili - sottolinea la Coldiretti - con una media di 5 euro a bottiglia. Il fatturato del Novello è di 30 milioni di euro e sono oltre duecento i produttori con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme al Trentino copre quasi la metà della produzione nazionale, mentre a seguire si posizionano la Toscana, la Sardegna, l’Emilia Romagna e la Puglia. La produzione italiana - precisa la Coldiretti - è caratterizzata soprattutto da novelli monovitigno con l’utilizzazione di un’ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d’Avola ...) anche se quelli più utilizzati sono, nell’ordine, Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.

Per mantenere inalterate le caratteristiche il consumo del Novello dovrebbe avvenire - a giudizio degli esperti - entro marzo dell’anno successivo ed a sostenerlo oltre alle vendite promozionali in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie, ci sono anche numerose sagre e le feste paesane che si rincorrono nel mese di novembre in tutte le regioni italiane.

Il “vino da bere giovane” è nato negli anni Cinquanta in Francia nella regione Beaujolais e le sue caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è fondato sulla macerazione carbonica. Leggero, con bassa gradazione (11 gradi) e bouquet aromatico, il Novello viene consumato soprattutto dal pubblico dei più giovani in abbinamento con i prodotti autunnali come le caldarroste.

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