Nel 2011 si registra il record storico delle esportazioni di vino italiano nel mondo dove le aziende italiane hanno realizzato un fatturato stimato in 4 miliardi di euro, in aumento del 14 per cento rispetto allo scorso anno. Emerge da un’analisi Coldiretti sulla base degli andamenti rilevati dall’Istat nel commercio estero dei primi 9 mesi del 2011. Il vino si classifica come la voce più importante dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato all’estero che - sottolinea la Coldiretti - viene realizzato nei Paesi dell’Unione Europea, dove si registra un aumento in valore del 13%, con la Germania in testa tra i paesi comunitari che apprezzano il vino Made in Italy. Poco meno di un quarto del fatturato estero viene invece ottenuto - precisa la Coldiretti negli Stati Uniti con un aumento record in valore del 17% nel 2011. La vera sorpresa - continua la Coldiretti – viene, però, dai paesi asiatici a partire dalla Cina dove le esportazioni di vino sono praticamente raddoppiate (+87%).
Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia appena conclusa che - rileva la Coldiretti - è risultata di buona qualità ma su livelli produttivi da minimo storico con un calo record della produzione di vino del 14% per una produzione stimata attorno ai 40 milioni di ettolitri. Sul piano qualitativo - precisa la Coldiretti - oltre il 60% della produzione è stata destinata a uno dei 517 vini Docg, Doc e Igt riconosciuti in italia.
Per effetto del crollo nella vendemmia, l’Italia perde il primato quantitativo mondiale nella produzione a favore della Francia balzata oltre i 50,2 milioni di ettolitri (+11% sul 2010) ma rischia di essere superata anche dalla Spagna dove il calo è stato contenuto al 2%% per un totale di 39,9 milioni di ettolitri.
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