02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

IL MERCATO USA SEMPRE PIÙ STRATEGICO PER IL VINO TRICOLORE. IL PROGRAMMA “IMPORTER CONNECTION”, BY CONSORZIO PIEMONTE LAND OF PERFECTION E WINE ENTHUSIAST, SBARCA A NEW YORK DOVE I PICCOLI PRODUTTORI PIEMONTESI POSSONO DIVENTARE PROTAGONISTI

Italia
I vigneti delle Langhe

Che il Piemonte rivesta una importanza straordinaria nel panorama enoico del Bel Paese è un fatto. Ma è altrettanto vero che la sua conoscenza e il suo apprezzamento fuori dai confini italiani, talvolta, risulta ancora deficitario. Dà decisamente una mano il programma “Importer Connection”, che Consorzio Piemonte Land of Perfection e la rivista Wine Enthusiast hanno realizzato per mettere in contatto buyers (oltre 30) e cantine (25), in generale di piccole dimensioni, ancora senza l’importatore in Usa.

L’importanza del mercato a stelle e strisce per i vini tricolore è sempre più strategica e il direttore dell’Italian Wine & Food Lucio Caputo lo ha ribadito a New York in una “lezione” ai vignaioli piemontesi coinvolti nel progetto “Importer Copmection”. I degustatori della importante rivista Usa Wine Enthusiast, invece, hanno assaggiato, assegnato punteggi e selezionato i vini: 76 etichette delle aziende piemontesi (dal Gavi al Barolo, dal Barbaresco alla Barbera, dal Ruché al Grignolino, dal Moscato al Brachetto) che hanno ottenuto voti molto alti, tutti sopra gli 80, attirando l’interesse di quei buyers che volevano ampliare il loro portfolio sui vini italiani.

“Stavolta abbiamo pensato a un evento - spiega Andrea Ferrero, presidente di Piemonte Land of Perfection - rivolto alle aziende più piccole che, da sole, non avrebbero la forza per arrivare sul mercato americano, pur essendo una peculiarità del Piemonte. Molte di queste cantine coltivano e custodiscono quel patrimonio prezioso di vitigni autoctoni piemontesi, forse meno conosciuti ma che sempre più hanno appeal sui consumatori esteri, in particolare negli Stati Uniti. Piccole realtà che vanno protette e agevolate nelle politiche dell’export”.

Gli americani bevono in media 9,5 litri di vino all’anno. Ancora pochi rispetto agli oltre 45 di italiani e francesi, ma i consumi stanno crescendo. Anche il 2013 mostra di essere una situazione positiva per le esportazioni di vino italiano negli Stati Uniti: tra gennaio e aprile 2013, sono aumentate del 24,9 % in quantità e del 32,1% in valore. L’export ha registrato 825 mila ettolitri di vino italiano, per un valore di 415 milioni di dollari, contro i 799 mila ettolitri, per un valore di 390 milioni del 2012. Dai dati parziali dell’anno, l’Italia vola al primo posto tra i Paesi esportatori di vino negli Stati Uniti, un primato detenuto finora dall’Australia (ora a quota 699 mila ettolitri esportati, pari a un valore di 162 milioni di dollari).

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli