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È LA TOSCANA LA REGIONE CON LA MIGLIOR PERFORMANCE ECONOMICA DEL VINO: N. 6 TRA LE REGIONI PRODUTTRICI CON L’EXPORT PARI AL 65% DEL FATTURATO REGIONALE IN CRESCITA. COSÌ IL FORUM UNICREDIT. VIGLIERCHIO (BANFI): “MA NON SI PUÒ STAR FERMI SUGLI ALLORI”

Nel 2012 la Toscana si è confermata al n.6 tra le regioni produttrici di vino a livello italiano, ed è la realtà del settore che ha complessivamente, secondo i dati Mediobanca, la performance economica migliore della media nazionale, forte anche di un export in crescita pari al 65% del fatturato vinicolo regionale, e una redditività dell’8,1%. Così a Firenze nel Forum, promosso da Unicredit, sulla “Filiera vitivinicola del Centro Italia”, dove sono intervenuti l’assessore toscano all’agricoltura Gianni Salvadori, l’ad e direttore generale di Castello Banfi Enrico Viglierchio, il Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit Luca Lorenzi e il produttore Marco Caprai.
Secondo i dati di Valoritalia, la Docg del Chianti Classico è quella che pesa maggiormente sulla produzione regionale, con una quota del 26% in aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente: “nel settore vinicolo - spiega Salvadori - la Toscana ha registrato performance importanti e migliori della media del paese. La produzione toscana si è concentrata sulla qualità e sulle innovazioni di prodotto e di produzione, sostenuti anche da un’incrementata certezza nei sistemi dei controlli. La tracciabilità genomica dei vigneti è una fase impegnativa ma fondamentale per assicurare il vantaggio competitivo costituito dalle certezze del territorio di produzione”.
“I consumi mondiali di vino - sottolinea Enrico Viglierchio - si stanno spostando e questo influisce anche sulla modalità di produzione e commercializzazione. Tutto il modello vinicolo mondiale è in evoluzione e la Toscana, che certamente ha un ruolo fondamentale in Italia e nel mondo, non può pensare di rimanere ferma sui propri allori. A livello di immagine, moda, componente emozionale i vini toscani dettano le regole, ma si deve lavorare per raggiungere quantità superiori per essere presenti in maggiori parti del mondo e contrastare le nuove produzioni. Inoltre il numero totale di ettolitri prodotti nel territorio è spacchettato in un numero elevatissimo di denominazioni che però non comunicano tra loro, sono come compartimenti stagni e non consentono un approccio commerciale di più grande respiro. Nei vari studi si parla poi sempre di ettolitri come misura, ma è necessario iniziare a pensare in termini di valore aggiunto che ognuno di questi ettolitri è in grado di sviluppare”.
“I dati - spiega Lorenzi - testimoniano che gli imprenditori toscani sono pronti ad affrontare le sfide dei mercati internazionali e il nostro Gruppo sta lavorando per essere al loro fianco: quasi 120 milioni di euro sono stati destinati da UniCredit in Toscana nel 2012 al supporto della nuova imprenditoria e dell’innovazione e in regione abbiamo già finanziato 580 start up. Questi numeri fanno parte del progetto UniCredit per la Toscana, attraverso cui nel 2012 la Banca ha erogato complessivamente 472 milioni di euro alle imprese toscane”.

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