“La Via della Seta” prima, l’emergenza drammatica del Coronavirus poi, hanno visto Italia e Cina stringere di molto i loro rapporti, prima per business, poi per il comune e pesante impatto dovuto al Covid-19, vissuto in tempistiche diverse, e con reciproco aiuto. E sono in molti a scommettere che l’asse Roma-Pechino potrà essere una leva importante per il rilancio dell’economia una volta passata la pandemia. Anche per il vino. E in questo senso nasce Winease, una piattaforma a disposizione delle aziende per promuovere il vino italiano in Cina e facilitarne le vendite in e-commerce, lanciata da Business Strategies, studio specializzato nella internazionalizzazione delle imprese italiane, che da anni ha concentrato buona parte della sua attività nel Paese del Dragone. Dove, ricorda Business Strategies, “sono oltre 400 milioni i litri di vino importati nel 2019 e 850 milioni gli acquirenti online, e il progetto creato in collaborazione con Value China, società del gruppo bresciano Neosperience, quotato nell’Aim di Borsa Italiana, e specializzata nello sviluppo di tecnologie al servizio del marketing digitale cinese, che rappresenta uno strumento di business semplice e diretto per le aziende italiane”.
Il progetto si avvale poi del contributo di Interwine, la più antica fiera professionale del vino della Cina continentale e Putaojiu.com, società di comunicazione specializzata nel settore vitivinicolo. Cultura, mercato e comunicazione sono le anime del progetto, che è stato pensato per accompagnare le aziende vinicole nel mercato cinese tramite un processo di analisi del prodotto, valutazione delle sue potenzialità con test di mercato attraverso app collegate a WeChat, posizionamento e costruzione della brand awareness sul consumatore grazie al capillare lavoro dell’Academy Taste Italy di Business Strategies, promozione attraverso gli oltre 150 road show di Interwine in 70 città della Cina, e comunicazione sia business to business che business to consumer.
“La Cina sta ripartendo e questa è un’ottima notizia, sia dal punto di vista del contagio, perché ci offre indicazioni preziose sulla validità delle misure che abbiamo intrapreso, sia dal punto di vista economico perché il paese del Dragone è il secondo consumatore di vino nel mondo e questo rappresenta una grandissima potenzialità per le nostre aziende - dice Silvana Ballotta, ad Business Strategies - questo periodo di fermo forzato ci ha consentito di mettere a punto un progetto che vede la tecnologia digitale quale elemento innovativo e di rottura rispetto a metodologie che, oramai abbiamo capito, il covid19 ha reso anacronistiche e inappropriate per il futuro che ci aspetta.Non dobbiamo pensare a questo tempo come a un periodo di inattività, al contrario, questo è il momento di studiare le mosse per il futuro e attrezzarci per attuarle non appena sarà possibile”.
Il progetto, che doveva essere presentato alle aziende con una serie di eventi organizzati in marzo, verrà, invece, illustrato, in ottemperanza alle norme di sicurezza sanitaria vigenti, attraverso webinar dedicati cui sarà possibile accedere su invito. Lo strumento messo a disposizione delle aziende italiane, sottolinea Business Strategies, è particolarmente opportuno in questo momento sul mercato cinese, perché il paese sta ripartendo dopo il “grande fermo” dovuto al Covid-19.
Con una crescita costante della domanda anno su anno, per un valore di import del vino di 12,7 miliardi nel 2019, il paese del Dragone diventerà il secondo consumatore di vino nel 2020. Inoltre, la Cina è il più grande mercato di e-commerce al mondo con 850 milioni di acquirenti pari a quasi il 60% della popolazione.
In un mercato che offre grandissime potenzialità ma anche una forte complessità, in un momento estremamente delicato per la vita di tante imprese, Winease promette di rappresentare una importante chance per le aziende italiane del settore guidandole nella promozione dei propri vini nella maniera più mirata ed efficace. “Siamo molto orgogliosi di questo progetto - ha detto Luca Qiu - frutto di un grande lavoro insieme ai nostri partner per identificare i punti critici per le aziende vitivinicole italiane ad approcciare il mercato cinese, e insieme sviluppare una soluzione molto completa per far apprezzare e vendere il vino italiano in Cina. Abbiamo scelto di far intraprendere un percorso digitale alle aziende che accederanno al progetto, principalmente integrando le soluzioni di Tencent Cloud e WeChat, per sfruttarne le loro innovative soluzioni tecnologiche”.
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