Il grande vino italiano e del mondo, in questi giorni, è protagonista negli Usa, mercato n. 1 per le cantine del Belpaese. Perchè da ieri (e fino al 23 ottobre), nella “Grande Mela”, è di scena la “New York Wine Experience”, uno degli eventi di promozione enoica più attesi negli States (sold out), firmato da “Wine Spectator”. 47 le cantine italiane tra grandi realtà a piccole griffe, dal Piemonte alla Sicilia, che rappresenteranno il Belpaese nel “Critic’s choice grand Tasting”, con nomi come Allegrini, Altesino, Biondi-Santi, Boscarelli, Bruno Giacosa, Ca’ Marcanda, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Monsanto, Castello di Volpaia, Ceretto, Elvio Cogno, Fèlsina, Ferrari Trento, Fontodi, Fuligni, Gaja, Il Palagio, Il Poggione, Jermann, Le Macchiole, Livio Felluga, Marchesi Antinori, Marchesi di Barolo, Marchesi Frescobaldi, Masi, Masseto, Massolino, Mastroberardino, Nino Negri, Ornellaia, Paolo Scavino, Pio Cesare, Planeta, Poderi Aldo Conterno, Produttori del Barbaresco, Ratti, Romano Dal Forno, San Filippo, Siro Pacenti, Tenuta San Guido, Valdicava, Vietti e Zenato.
Nomi prestigiosi, così come quelli delle “Wine Stars”, protagonisti dei seminari di approfondimento, che, in un’edizione celebrativa come quella dei 40 anni della manifestazione, hanno per protagonisti, tra gli altri, due mostri sacri del vino italiano e mondiale come Piero Antinori, guida e storia della Marchesi Antinori, e Angelo Gaja, produttore icona del grande vino delle Langhe e d’Italia, oltre a Sting e a Trudie Styler, produttori in Toscana, con Il Palagio (con la regia enologica di Riccardo Cotarella). Insieme a nomi come Bill Arlan della californiana Harlan Estate o al cantante-produttore Jon Bon Jovi, con Hampton Water, nello Stato di New York. Oltre, ovviamente, alle degustazioni dei vini migliori della “Top 100” 2020 by Wine Spectator, tra cui il Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 di San Filippo, al n. 3 della classifica, e il Barolo 2014 di Massolino, al n. 7, e con il podio della classifica 2019, dove figura il Chianti Classico 2016 di San Giusto a Rentennano.
Per un evento che, a suo modo, pur con i disagi nel viaggiare dovuti ancora al quadro pandemico, sta segnando, in queste ore, la ripartenza dei grandi eventi della comunicazione anche nel mercato del vino Usa, che è vitale per i produttori d’Italia, di Francia e del mondo.
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