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ALTA RISTORAZIONE

40 anni de “Le Soste”, che premia personalità e realtà imprenditoriali del food & wine di eccellenza

Le celebrazioni a Palazzo Reale a Milano, con la presentazione dell’“Annuario 2022”. 102 le insegne, con Enoteca Pinchiorri e Lido 84 tra le new entry

Il “Premio Franco Ziliani-Le Soste all’Innovazione” (con Guido Berlucchi) allo chef Riccardo Camanini, il “Premio Allianz/Le Soste alla Formazione” allo chef Davide Oldani, il “Premio Best Wine Estates of Italy” (Aspi-Associazione della sommellerie professionale italiana) alla Tenuta Scrafana nel Valdarno in Toscana, il “Premio Franco Colombani” (Ca’ del Bosco) per la promozione del vino italiano di qualità a Valentina Bertini, il “Premio Le Soste Ospitalità di Sala” (Cantine Ferrari) a Alberto Santini del Dal Pescatore, il “Premio Experience Pommery” alla migliore selezione di Champagne del Ristorante La Madia dello chef Pino Cuttaia, e il “Premio Le Soste per la Tutela del Patrimonio del Gusto” (Agrimontana) a Gaetano e Alessandra Martini, tra i fondatori dell’Associazione. Ecco i riconoscimenti de “Le Soste” alle personalità e realtà imprenditoriali che si sono distinte nel panorama food&wine di eccellenza, svelati oggi a Palazzo Reale a Milano, nei 40 anni della storica Associazione fondata nel 1982 con la presentazione del volume “Le Soste 2022”, l’Annuario che racconta con parole e immagini la selezione dei migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e in Europa.
Claudio Sadler, presidente Le Soste, ha ricordato come l’identità della cucina italiana sia nata proprio tra le personalità che hanno contribuito alla fondazione dell’Associazione, sviluppando i concetti di cucina regionale, del territorio e della sostenibilità. Il dg Fipe Roberto Calugi ha fatto luce su tutti quelli che sono i punti di forza e le problematiche dell’alta ristorazione, sottolineando quanto questa sia uno dei motori del turismo in entrata in Italia. Lo chef stellato Davide Oldani ha evidenziato come la formazione sia la base per la costruzione di un futuro per l’alta ristorazione. E la presenza di due classi dell’Istituto Don Gnocchi ha concesso anche di segnare come ormai non esista più il concetto di “cucina” e di “sala”, ma uno unico che contribuisce al buon funzionamento dell’azienda ristorante.
Le “Soste 2022” conta un totale di 102 insegne, con ben 14 new entry: da La Madernassa (Guarene, Cuneo) a Il Cantinone (Madesimo, Sondrio), da Lido 84 (Gardone Riviera, Brescia) al Ristorante Andrea Aprea (Milano), da Umberto De Martino (San Paolo d’Argon, Bergamo) ai 12 Apostoli (Verona), dal Piastrino (Pennabilli, Rimini) all’Enoteca Pinchiorri (Firenze), da Il Piccolo Principe (Viareggio, Lucca) all’Aminta (Genazzano, Roma), da Le Colline Ciociare (Acuto, Frosinone) a Pipero (Roma), da Shalai (Linguarossa, Catania) al Signum (Malfa Salina, Messina).
Dalla sua fondazione, nonostante i ritmi impressionanti con cui evolve l’universo della ristorazione di fascia alta, nei ristoranti de “Le Soste” i criteri di selezione meticolosa delle materie prime, padronanza delle tecniche, servizio di sala inappuntabile, offerta di vini nobili e rari e accoglienza premurosa si rinnovano inalterati di anno in anno. Con la ristorazione di eccellenza con la più alta diffusione sul territorio che si conferma anche nel 2022, rimarcando l’apprezzamento, in Italia così come all’estero, di un modello di ospitalità ed enogastronomia che intreccia sempre più artigianalità e arte e si fa volano di promozione internazionale del made in Italy.

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