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VINO E CULTURA

Tullio Pericoli è “Il Maestro” del Concorso letterario “Bere il Territorio”

Al disegnatore, pittore, saggista, scenografo di origini marchigiane il riconoscimento promosso da “Go Wine”
BERE IL TERRITORIO, GO WINE, TULLIO PERICOLI, Italia
Tullio Pericoli è “Il Maestro” del Concorso “Bere il Territorio” by “Go Wine”

Tullio Pericoli, disegnatore, pittore, saggista, scenografo di origini marchigiane, è “Il Maestro” del Concorso Letterario “Bere il Territorio”, promosso dall’associazione “Bere il Territorio” (e giunto nel 2022 all'edizione n. 21). Un riconoscimento, quello di “Maestro”, istituito per premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza, e andato, in passato, a nomi come Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari e Paolo Pejrone.
Premiati anche i vincitori delle varie sezioni del Concorso. Nella sezione generale (categoria over 24 anni) il riconoscimento va a Mauro Martini di Roma, con il racconto “Un calice di maliconie”. La Giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali a Ezio Marinoni di Torino, con il racconto “Una vendemmia speciale”, e ad Andrea Fassi di Roma, con il racconto “Terra Umida”. Il premio speciale riservato ad un libro edito nel 2021 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione, va a Flavio Demattè, per il libro “Nel nome del padre, della vite e del vino” (Effe Erre Edizioni).
Da questa edizione del Concorso è stato, inoltre, istituito un premio speciale rivolto a realtà del comparto vitivinicolo che si siano distinte per la salvaguardia del patrimonio territoriale in un’ottica di valorizzazione del paesaggio, con la fruizione dell’ambiente naturale, volto a stimolare lo sviluppo culturale, turistico, sociale ed economico. Il tutto in un’ottica di sostenibilità nel rispetto di modelli di sviluppo equi e “green”. E che, in questa prima edizione, è andato a Coldiretti Cuneo, per il progetto “The Green Experience”: così ha deciso la giuria del Concorso, composta da Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Focus - Chi è Tullio Pericoli
Tullio Pericoli è un’anima marchigiana. Nasce il 2 ottobre 1936 a Colli del Tronto. Disegnatore, pittore, scrittore, scenografo. In particolare ripercorre la sua parabola in Incroci (Adelphi), un viaggio tra amici e maestri, da Emanuele Pirella, con cui firmò a lungo su “La Repubblica” la striscia “Tutti da Fulvia sabato sera”, a Giorgio Bocca, da Lucio Mastronardi a Andrea Zanzotto, da Fausto Melotti a Emilio Tadini.
Il suo è un atelier di paesaggi e di figure. Tra le figure, a risaltare, gli scrittori, via via ritratti, da Italo Calvino, di cui ha interpretato, artisticamente, la lezione americana della leggerezza, a Moravia, da Primo Levi a Sciascia, da Proust a Baudelaire, a Beckett, quindi volgendosi all’universo musicale, psicoanalitico, attoriale. Paesaggio princeps, nel suo atelier, la collina, dalle zolle indigene, di respiro leopardiano, a quelle, per esempio, piemontesi, tra Langhe, Monferrato, Roero (Le colline davanti, una mostra ad Alba, nel 2017).
Tullio Pericoli ha definito i “paesaggi italiani” ove è solito aggirarsi come le mappe misteriose e indecifrabili su cui una mano sconosciuta ha tracciato l’itinerario per arrivare all’isola del tesoro. Roberto Tassi, fra i raffinati critici lettori della sua opera, lo ha definito “un artista d’avventure e di viaggi; non conosco viaggiatore più spericolato e sedentario di lui. Una specie di capitano Nemo della fantasia”.

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