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LA BATTAGLIA

Le Cooperative del vino contro gli attacchi: “basta demonizzare il vino, serve informazione”

Il messaggio di Luca Rigotti, coordinatore delle cooperative del vino d’Italia, nel convegno su “Vino & salute”
CAVIRO, COOPERATIVE, LUCA RIGOTTI, VINO E SALUTE, Italia
Luca Rigotti, coordinatore del Cooperative del Vino d’Italia

Il mondo del vino si sente sotto attacco. Dalle decisioni europee alle spese salite prepotentemente, il settore deve affrontare numerose battaglie, economiche ma anche ideologiche, di un certo peso in ottica futura. In sua difesa è sceso in campo Luca Rigotti, coordinatore delle Cooperative Agroalimentari d’Italia, ed al vertice della realtà trentina Mezzacorona, oggi nel convegno “Vino e salute”, a Faenza, nell’XI Forum Mondiale delle Cooperative del Vino, organizzato dal gruppo Caviro.
“Il vino - commenta Rigotti - è un prodotto naturale e legato al proprio territorio di origine, che è stato per millenni ed è tutt’oggi parte integrante della cultura e della tradizione dei popoli. Continueremo a difenderlo dagli attacchi di quanti intendono demonizzare il vino come fosse un prodotto di per sé dannoso alla salute, senza fare alcuna distinzione tra l’uso moderato del vino come alimento durante i pasti e l’abuso di sostanze alcoliche”
.
Il presidente Rigotti ha poi pronunciato il suo intervento “anche in veste di presidente del gruppo vino dell’organizzazione di cooperative europee Copa-Cogeca rinnovo il mio appello a proseguire con un’azione il più possibile allargata ed unitaria, poiché il comparto resta tuttora al centro di posizioni ideologiche e di attacchi a livello comunitario e internazionale. Se sapremo organizzarci ed essere coesi, riusciremo a mitigare l’accanimento contro il vino, puntando su campagne informative e attività di educazione anche rivolte ai consumatori, che facciano leva sulla netta differenza tra consumo responsabile e abuso di vino e sul principio che tutti i consumi eccessivi sono dannosi”.
Il coordinatore Vitivinicolo di Alleanza cooperative ha poi fatto riferimento a come “gli effetti di questa tendenza proibizionistica si vadano ad aggiungere alle pesanti difficoltà causate dalla crescente inflazione e dai costi di produzione alle stelle, nonché ad altre minacce che incombono sul vino, come l’obiettivo della riduzione dei fitofarmaci contenuto nella proposta di Regolamento presentata dalla Commissione Europea”.
A questo riguardo, il presidente Rigotti ha lamentato “quanto non siano sufficientemente noti all’opinione pubblica i grandi sforzi che le cantine vitivinicole hanno già fatto in questi anni per ridurre sensibilmente l’impatto sull’ambiente delle loro produzioni. Gli obiettivi che ora ci impone l’Europa in termini di riduzione degli agrofarmaci sono inaccettabili”. “Il settore ha bisogno - ha concluso Rigotti - di più tempo, di forti investimenti nella ricerca scientifica e nello studio e sperimentazione nel settore dei vitigni tolleranti/resistenti alle malattie della vite così come sul fronte delle nuove tecnologie genetiche, come il genome editing”.

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