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CURIOSITÀ

Lo Stato di New York apre alla vendita di vino in Gdo e grocery store: che sia la volta buona?

Nella Grande Mela, la città che non dorme mai, dove pullulano i dispensari di cannabis, il vino è venduto solo nei negozi specializzati
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New York, il vino anche negli alimentari?

A vederlo da qui, è quantomeno singolare, ma a New York, la città che non dorme mai, quella in cui alle 3 di notte si può mangiare il miglior panino col pastrami della propria vita, e dove i dispensari di cannabis spuntano come funghi, la vendita di vino è limitata esclusivamente ai negozi specializzati e alla vendita diretta in cantina. Niente bottiglie nei supermercati, né nei grocery store (dove trova posto però la birra), come succede invece in altri 40 Stati Usa. Una singolarità cui si propone di mettere fine il disegno di legge presentato dalla presidente della Commissione Bancaria dell'Assemblea dello Stato di New York Pamela Hunter e dalla presidente della Commissione Finanziaria del Senato statale Liz Krueger, che non include minimarket, stazioni di servizio, drugstore e grandi magazzini, ma che prevede invece degli incentivi per i negozi di alimentari che decidessero di vendere i vini dello Stato di New York.

“I consumatori desiderano la comodità di acquistare vino nei negozi di alimentari, dove acquistano il loro cibo e altre bevande, come la birra. È positivo per i consumatori ed è positivo per un'industria importante dello Stato di New York”, ha detto Pamela Hunter. “La parte settentrionale dello stato di New York, come l'East End di Long Island, ha tanti vigneti e aziende vinicole, sia vecchie che nuove, che trarrebbero grande vantaggio dalla possibilità di vendere e promuovere i loro prodotti nei negozi di alimentari di tutto lo Stato”, ha aggiunto la presidente della Commissione Bancaria dell'Assemblea dello Stato di New York. Forte anche di un dato: il 75% degli elettori di New York, secondo un recente sondaggio del Siena College, sarebbe a favore della misura.

Dopo anni di tentativi (la prima proposta per permettere la vendita di vino in Gdo risale addirittura al 1984), potrebbe essere davvero la volta buona, ma non tutti sono favorevoli e, come è facile immaginare, dai big della birra e della commercializzazione di spirits e vino (da Empire Merchants alla Metropolitan Package Store Association, da New York State Beer Wholesalers alla New York State Liquor Store Association a Southern Glazer's Wine & Spirits), che vedono minacciate le proprie posizioni, è subito arrivata la levata di scudi: “consentire la vendita di vino nei negozi di alimentari devasterà le nostre piccole attività comunitarie, aumenterà il consumo di alcol da parte dei minorenni, contribuirà a morti premature e aiuterà Amazon, Whole Foods e altre grandi multinazionali nel loro sforzo per monopolizzare il mercato del vino e degli alcolici”.

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