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“Wine & Siena” (27/29 gennaio 2024), l’eccellenza dell’Italia del vino by Helmut Köcher

L’evento n. 9 di scena nella prestigiosa location del millenario Spedale del Santa Maria della Scala, con nuove contaminazioni

Non solo il meglio del wine & food made in Italy, con una selezione di grandi etichette ed eccellenze gastronomiche, ma anche un nuovissimo cartellone che, in una contaminazione virtuosa, unisce il vino alla letteratura, alla poesia, alla storia e all’archeologia: dal 27 al 29 gennaio 2024, torna “Wine & Siena - Capolavori del gusto”, edizione n. 9, nella prestigiosa location del millenario Spedale del Santa Maria della Scala, gioiello urbano del Trecento nel cuore della città del Palio, la “dependance” in Toscana del “Merano WineFestival”, voluta dal suo patron, Helmuth Köcher, con Confcommercio Siena.
La manifestazione inaugura l’anno del vino in Toscana e in Italia per presentare grandi selezioni e grande enogastronomia, in un percorso tra location uniche come il Palazzo Comunale, il Grand Hotel Continental Siena - Starhotels Collezione e Palazzo Squarcialupi al Santa Maria della Scala; inoltre quest’anno, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, anticiperà l’evento un cartellone di iniziative culturali: si inizia il 26 gennaio (ore 18) con il taglio del nastro, seguito dalla Small Plates Dinner, con una serie di piatti realizzati da chef di ristoranti senesi, abbinati a diversi vini premiati con The WineHunter Award, e poi il 27 e 28 gennaio giornate dedicate ai percorsi sensoriali al Santa Maria della Scala, con la degustazione di prodotti enogastronomici degli espositori Wine, Food & Spirits, Extrawine e i Consorzi; infine, il 29 gennaio, spazio riservato agli operatori del settore e media.
“Siamo a Siena, in una splendida cornice fatta di storia, tradizione e cultura del territorio vitivinicolo e gastronomico - afferma Helmuth Köcher, The WineHunter e presidente del Merano WineFestival - torniamo qui, per l’edizione n. 9, con un rinnovato spirito e un grande entusiasmo, di nuovo nel periodo migliore per la rassegna, che lancia tutta la stagione di eventi dedicati al vino di The WineHunter, e non solo”. Helmuth Köcher ha invitato anche il giornalista Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, a partecipare a “Wine & Siena” 2024, dopo l’inchiesta sulla produzione del vino che ha sollevato critiche e controversi sul mondo enologico. “Venga a trovarci - è stato l’invito di Köcher - potrà essere ospite a “Wine & Siena” e, se vorrà, è possibile organizzare anche un incontro pubblico con i tanti produttori presenti. Gli interessi del resto coincidono, entrambi vogliamo un consumatore consapevole ed un vino sostenibile e di qualità. Le modalità per arrivarci troviamole insieme”. 
“Continuiamo il percorso di “Wine & Siena”, che conferma il ruolo della città nell’ambito enologico - osserva Marco Tansini, presidente Delegazione Siena Confcommercio Siena - e apre la stagione degli eventi del vino in Toscana, anticipando anche le Anteprime di Toscana. Significa presentare delle opportunità per gli enoturisti e i wine lover, che possono arrivare qui, visitare la manifestazione, e spostarsi nel territorio”. “Cultura e storia, enogastronomia e tradizioni nella splendida cornice del Santa Maria della Scala - fa notare Nicoletta Fabio, sindaco di Siena un’unione di eccellenze che anche quest’anno ritroveremo nell’edizione 2024 di “Wine&Siena”, in una tre giorni di capolavori: Siena sarà di fatto la capitale del vino, in un evento che con il passare degli anni ha saputo coinvolgere il territorio e diventare vero e proprio punto di riferimento nazionale”. “Il vino, in questo senso, fa parte di una cultura millenaria - ha sottolineato Roberto Di Pietra, Rettore Università degli Studi di Siena - e l’Università propone attività di salotti letterari che precederanno l’evento per parlare di vino e cultura, vino e poesia, vino e storia, vino e archeologia. Il vino è un prodotto culturale che ha una storia antica. Lo racconteremo, dunque, grazie ad incontri collaterali che vedranno “degustazioni” di passi di letteratura, storia e archeologia che possono far apprezzare ciò che ha dato il vino alla cultura internazionale nelle sue diverse manifestazioni”.

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