Verona è una città da sempre legata al mondo del vino (da Vinitaly ad Opera Wine), perla di una Regione, il Veneto, leader dell’export del vino italiano nel mondo, e che vanta nel proprio portafoglio enoico alcune denominazione tra le più note, dal Prosecco all’Amarone, solo per citarne alcune. Ed è proprio il rosso più prestigioso della Valpolicella, l’Amarone, si è ritagliato un posto speciale nell’incontro in Palazzo della Gran Guardia, in Piazza Bra, del G7 dei Ministri delle principali economie del mondo e quindi di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, oltre ad i ministri ospiti di Corea del Sud, Emirati Arabi, Ucraina ed i vertici del Consiglio europeo e della Commissione Europea.
Tredici le cassette di Amarone della Valpolicella, appositamente realizzate dal Consorzio Vini Valpolicella, per omaggiare i rappresentanti dei settori industria, tecnologia e digitale riuniti nella città scaligera per l’importante avvenimento. Una selezione di vini di Masi, azienda leader nella produzione dell’Amarone, è stata, inoltre, servita alla Cena di Gala del G7 nell’elegante Prefettura.
Il menu, curato da Vitangelo Galluzzi, ha offerto un’esperienza culinaria celebrativa dei prodotti tipici simbolo del territorio veronese, spaziando dai tortellini tradizionali di Valeggio al Guancialino all’Amarone Costasera al famoso millefoglie “Strachin”. Ogni piatto è stato abbinato ad un vino del portfolio Masi, Vign’Asmara, il MontePiazzo Valpolicella Classico Superiore, il Riserva Costasera, Amarone della Valpolicella Classico, il Recioto Angelorum e lo Spumante Brut Setàge.
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