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ATTUALITÀ

Il 2023 è stato un anno difficile per il vino nella Gdo: vendite in calo del 3,3% (-2,8% per i Doc)

Lo studio (anticipazione) “Circana per Vinitaly 2024”: Prosecco, Chianti, Lambrusco, Montepulciano d’Abruzzo e Vermentino i più venduti

Continuano a calare i consumi di vino anche nel suo sbocco maggiore, quello della Grande Distribuzione, che, comunque, grazie a 756 milioni di litri di vino e spumante venduti nel 2023 è il canale commerciale più ampio: un calo complessivo in perdita del 3,3% in volume (e del 2,8% se consideriamo i vini d’origine) anche se con un incremento in valore (+ 2,5%) che comunque non “bilancia” una situazione che resta preoccupante. Nel “ranking” delle preferenze i vini rossi perdono terreno con rosati e bianchi più “in salute”, altra conferma di un trend internazionale, presente anche in Italia, che vede privilegiare prodotti con una gradazione alcolica più leggera. Tra i vini più acquistati in supermercati e discount, nel 2023, vince il Prosecco (spumante e vino frizzante) con oltre 43 milioni di litri, -1,5% sull’anno precedente; davanti al Chianti con più di 16 milioni di litri, -4,9%; Lambrusco con oltre 15 milioni di litri, -9,5%; Montepulciano d’Abruzzo con più di 13 milioni di litri, +4%; Vermentino con oltre 10 milioni di litri, +2,3%. I vini, invece, con maggior tasso di vendita, sono il rosato Cerasuolo dell’Abruzzo con +19%; il siciliano Grillo con +12,2%; il Pecorino, prodotto in Marche e Abruzzo, con +12%; il Lugana, prodotto in Lombardia e Veneto con +9,5%; la Ribolla del Friuli Venezia Giulia col +8,0% a volume (maggiori dettagli nelle due classifiche in foto, ndr). La ricerca Circana (è un’anticipazione che sarà poi interamente presentata a Vinitaly 2024, il 15 aprile, nella tavola rotonda su “Vino & Gdo”, organizzata da Veronafiere) comprende le classifiche dei primi 15 vini più venduti e dei 15 “emergenti”. A commentarla (a Vinitaly 2024, ndr) Mirko Baggio, rappresentante Federvini (Responsabile Vendite Gdo Villa Sandi); Francesca Benini, rappresentante Unione Italiana Vini - Uiv (Sales & Marketing Director Cantine Riunite & Civ); Simone Pambianco, Category manager Bevande, Conad; Francesco Scarcelli, Head of Beverage & Frozen Foods, Coop; Lorenzo Cafissi, Beverage & Home & Personal Care Director, Carrefour Italia; Marco Usai, Wine Specialist, MD.
Il 2023 è stato un anno ancora difficile per il mercato del vino nella Gdo, anche se l’inflazione ha pesato meno che, nel 2022, e il secondo semestre ha registrato un leggero incremento delle vendite. Il dato complessivo del vino è -3,3% a volume sull’anno precedente (+2,5% a valore). Meglio i vini in bottiglia a denominazione d’origine che scendono del 2,8%, mentre anche le bollicine calano, a -1,1%. Più in dettaglio: i rosati hanno venduto meglio dei bianchi, i bianchi meglio dei rossi, i vini fermi meglio dei vini frizzanti. Il prezzo medio del vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,4 euro al litro, con un aumento medio del 6,3% sull’anno precedente. “Le strategie per una ripresa dipenderanno - osserva Virgilio Romano, Business Insight Director by Circana- dalla scelta di cantine e distribuzione se preservare i margini oppure recuperare i volumi. Nel primo caso c’è il rischio di una chiusura d’anno non brillante; nel secondo, una maggiore promozionalità potrebbe favorire un recupero dei volumi”.
“La ricerca/convegno, che analizza in profondità i dati 2023 e soprattutto quelli del primo trimestre 2024, su “Vino & Gdo” (edizione n. 20) - commenta Maurizio Danese, ad Veronafiere - serve a fare il punto sulle dinamiche di mercato di un canale di vendita fondamentale per le imprese italiane: il dialogo, a Vinitaly 2024, tra produttori, distribuzione e buyer è fondamentale ed assume ancora maggior importanza a fronte di una minor produzione dell’ultima vendemmia e di pressioni inflattive che confidiamo possano allentarsi il prima possibile”.

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