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TERRITORI

Per conoscere i vini altoatesini, le migliori mete sono il Castel Steinbock e l’Ütia Bioch

Al ristorante di Villandro e al rifugio in Alta Badia, il “Premio per la cultura del vino Alto Adige” alle strutture ricettive promosso dal Consorzio

Il miglior ristorante è il Castel Steinbock, di Villandro, gestito da Elisabeth Rabensteiner, e il miglior rifugio è Ütia Bioch, in Val Badia, gestito da Markus Valentini: ecco le strutture ricettive che si distinguono in modo particolare per il loro impegno nella promozione dei grandi vini dell’Alto Adige, vincitrici del “Premio per la cultura del vino Alto Adige”, promosso, dal 2004, e dunque all’edizione n. 20, dal Consorzio Vini Alto Adige.
Per assegnare il Premio, la giuria fa una serie di valutazioni che riguardano la selezione di vini altoatesini (disponibili anche al calice), la promozione attiva e costante di vini locali, la formazione del personale, la considerazione di tutte le regioni vitivinicole altoatesine e la comunicazione dedicata al vino altoatesino. A questi criteri è seguito infine un test anonimo a cui sono state sottoposte le strutture ricettive ai primi posti della classifica provvisoria, prima di decretare i vincitori finali.
Per il presidente del Consorzio, Andreas Kofler, “al rifugio Ütia Bioch la passione per il vino dell’Alto Adige è vissuta fin nei minimi dettagli e quindi non è un caso che siano stati premiati una seconda volta. In fin dei conti non si tratta solo di possedere un’impressionante cantina di vini, ma piuttosto di mettere la cultura dei vini dell’Alto Adige al centro dell’attenzione e offrire ai nostri vini un palcoscenico adeguato. A impressionarci di Castel Steinbock, invece, è stata anche la competenza in materia di cultura del vino dell’Alto Adige. In questo modo viene garantito che agli ospiti siano fornite le necessarie informazioni sul nostro territorio vitivinicolo, permettendo loro di creare un legame diretto ed esclusivo con i nostri vini”.

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