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RICONOSCIMENTI

L’enotecario affascina sempre di più i giovani, e l’Aepi premia il “Migliore d’Italia” 2024

Sei i finalisti del concorso: Daniele Liurni, Diletta Landozzi, Mattia Manganaro, Silvia Angelozzi, Lorenzo Longhi e Nicola Prestini
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L’enotecario è una professione che piace ai giovani

Daniele Liurni (Roma), Diletta Landozzi (Siena) e Mattia Manganaro (Brescia) per la categoria “Bottiglierie”, e Silvia Angelozzi (Alba Adriatica), Lorenzo Longhi (Milano) e Nicola Prestini (Brescia) per quella “Enoteca con Mescita”. Sono i sei finalisti del concorso “Miglior Enotecario Professionista d’Italia” 2024, organizzato da Aepi (Associazione enotecari professionisti italiani), e che si daranno appuntamento per la finale in programma a Roma, a Palazzo Valentini, l’11 novembre. Il concorso ha l’obiettivo di valorizzare la figura dell’enotecario professionista, un ruolo in costante crescita che sta attirando sempre più giovani, come dimostrano i finalisti, per la maggior parte under 30.
Un’iniziativa che celebra l’eccellenza nel settore, ma che vuole anche incoraggiare gli enotecari a migliorarsi continuamente, stimolandoli a mettersi in gioco, ad approfondire le proprie conoscenze e a sviluppare il pensiero critico. Per l’ultima prova, i finalisti dovranno affrontare argomenti complessi, che richiedono abilità analitiche, capacità di ragionamento e una solida preparazione tecnica, funzionale per essere in grado di rispondere alle domande sia in italiano che in inglese, che uniscono capacità di ascolto, fantasia, adattabilità, empatia e talvolta la conoscenza della psicologia del cliente.
Due le categorie di partecipazione, la prima dedicata agli enotecari che lavorano in negozi con vendita per asporto, e la seconda riservata a chi opera in pubblici esercizi con anche la mescita, e quindi wine bar, enoteche e osterie, luoghi dove è possibile degustare e acquistare vini e spirits.
Verranno conferiti anche dei premi speciali, dal “Miglior Enotecario Under 30”, sostenuto dal Consorzio del Chianti Classico, al “Miglior Enotecario d’Italia all’Estero”, sotto l’egida del Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo. E, in occasione della finale, ci sarà anche la tavola rotonda “Il ruolo dell’enotecario professionista: oggi, domani e dopodomani”, moderata dal professor Carlo Hausmann, e nella quale si parlerà delle sfide e delle opportunità future del settore vinicolo, affrontando temi come il vino alcol-free, i vini naturali, la sovrapproduzione e le nuove tendenze di consumo. Accanto al Chianti Classico ed al Friuli, interverranno i Consorzi Doc Cirò e Melissa, del Collio e dei Vini del Trentino, e l’Istituto Tutela della Grappa del Trentino.

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