Corre l’anno 2025 e le nuove tecnologie sono sempre più presenti nelle nostre vite. La quotidianità e le passioni di ognuno di noi sono, ormai, quasi sempre assistite o mediate dal mondo del digitale. E, tra Intelligenze Artificiali che “cacciano” i parassiti dai filari o che animano sommelier virtuali, ed il sempre maggiore avanzamento tecnologico nell’agricoltura, l’ultima case history nel vino è la nascita di un tavolo-degustazione digitale con software Wine Experience. Questi due prodotti, lanciati dall’azienda statunitense Ideum, specializzata in design esperienziale per esibizioni interattive e leader nel campo delle tavole interattive, e realizzati in collaborazione con la Mexico Wine and Grape Growers Association, debuttano all’“Unified Wine & Grape Symposium” di Sacramento, in California (da oggi al 30 gennaio).
Questa nuova tipologia di approccio guarda all’esperienzialità della degustazione e può, quindi, portare a risultati importanti anche dal punto di vista enoturistico, se si considera che, secondo una ricente ricerca “Comunicazione, Media e Turismo” di Certa (Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi), Università Cattolica di Milano e Publitalia ’80, il 75% degli italiani (25 milioni) ha scelto un viaggio esperienziale negli ultimi 12 mesi e le degustazioni in cantina o nelle aziende agricole sono risultate essere le attività più gettonate (71%).
Oltre alle specifiche hardware del tavolo interattiva (disponibili in lingua inglese sul sito del produttore) ed al touch-screen di ben 55 pollici che fa da piano di appoggio, a rendere questo prodotto particolarmente interessante è il sistema software Wine Experience (e quello dedicato specificatamente alle bollicine, che funziona in maniera simile). L’esperienza di degustazione, che può essere sia indipendente che guidata da un sommelier o da un produttore, mette al centro il wine lover, la sua esperienza ed il suo gusto: il tavolo-degustazione digitale offre ai partecipanti (un massimo di 4 in simultanea), infatti, la possibilità di esprimere la loro opinione attraverso una “ruota dei sentori” digitale e interattiva specifica per la versione standard o “sparkling” del software, e ai produttori la possibilità di fare degustazioni personalizzate, raccogliendo i feedback sui vini, ed offrire offerti, offre ai clienti un’esperienza più diretta e interattiva.
Se a volte il linguaggio del mondo del vino può, infatti, scoraggiare le persone, l’obiettivo del tavolo-degustazione digitale è quello di avvicinare le persone al settore, indipendentemente dalla loro conoscenza in fatto di vini, dall’esperto al curioso, dimostrando che attraverso attività che più si focalizzano sul vissuto esperienziale del partecipante rispetto al rigore formale e teorico di ciò che viene veicolato, si possono raggiungere ottimi risultati, anche da un punto di vista informativo. “Al termine di ogni degustazione - spiegano, infatti, da Ideum - viene mostrata una scheda tecnica del vino assaggiato (riconosciuto attraverso degli appositi sottobicchieri, ndr) compilata dalla cantina, permettendo ai clienti di confrontare la propria esperienza sensoriale con quella descritta dal produttore”.
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