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LO SCENARIO

Il mercato del vino in Germania è in calo. Ma resta fondamentale, anche per il vino italiano

Nel 2024 i consumi giù in volume e valore (dati NielsenIQ per German Wine Institute). Oltre 800 cantine italiane a ProWein (16-18 marzo, Dusseldorf)
EXPORT, Germania, PROWEIN, Mondo
Il vino alla Porta di Brandeburgo, a Berlino, in Germania (foto generata con Gemini AI)

Mercato di grandi numeri per il vino italiano, la Germania resta una piazza fondamentale per le nostre cantine, che, nei primi mesi 2024, hanno visto spedire verso Berlino oltre 481,8 milioni di litri di vino tricolore (in leggera flessione del -2,6% sullo stesso periodo 2023), per un incasso di 1,1 miliardi di euro (+4%), dato secondo soltanto a quello degli Usa (a 1,7 miliardi di euro nello stesso periodo). Ma anche quello tedesco, alle prese con il trend generale del calo dei consumi di vino e alcolici, ma anche con difficoltà economiche che hanno rallentato non poco, negli ultimi mesi, una delle locomotive europee, è un mercato del vino in difficoltà, con consumi in calo in volume e valore, in uno scenario in cui i discount hanno la quota di mercato maggiore, intorno al 37% di tutto il vino venduto in Germania, seguiti dai supermercati (27%). Ebbene, secondo i dati NielsenIQ per il German Wine Institute (Dwi), nei 12 mesi tra il 1 agosto 2023 e il 31 luglio 2024, i volumi di vino acquistati sono diminuiti del -4%, mentre il valore delle vendite è sceso del -5%, per un totale consumato di 15,9 milioni di ettolitri di vino e 2,6 di spumanti. Con un consumo pro-capite complessivo (tenuto conto anche del consumo fuoricasa) a 22,2 litri di vino per tedesco “over 16”, in calo sui 22,5% registrati nel 2024. Ad essere i più colpiti dal calo, spiega il report, sono stati i vini “di casa”, quelli tedeschi, che coprono il 41% del mercato in volume ed il 45% in valore, con un calo delle vendite del -5% e un calo del fatturato del -6%. Forse, spiega la dg Dwi, Monika Reule, anche per un prezzo più elevato dei vini tedeschi (4,47 euro al litro) su quelli stranieri, in generale più economici (3,72 euro al litro). In questo contesto, tra i vini stranieri, l’Italia resta leader e ha mantenuto invariata la sua quota di mercato al 18%, seguita dalla Spagna che ha fatto -1% (14% della quota di mercato), tanto quanto ha guadagnato la Francia (salita all’11% della quota di mercato in Germania). Un mercato in flessione, dunque, ma determinante per il vino italiano, e da presidiare, come tutti, nei momenti di difficoltà, per non perdere terreno. Come faranno gli oltre 800 espositori Italiani (seppur in calo, numericamente, sugli anni passati) in partenza per la ProWein, fiera importantissima per il mercato tedesco, ma che guarda anche a quelli del Nord Europa e al mondo, di scena a Dusseldorf, dal 16 al 18 marzo 2025.

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