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NUOVO CODICE DELLA STRADA

“Cena a prova di alcol test”, con moderazione: la provocazione dal mondo Prosecco e della grappa

L’iniziativa organizzata dal produttore di distillati Roberto Castagner, con i presidenti dei Consorzi del Prosecco Docg, Doc e Asolo

Se ne è parlato tanto e se ne continua a parlare. Il nuovo Codice della Strada, e la parte relativa alle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza, entrato in vigore a pochi giorni dalle festività, continua a restare al centro del dibattito, un tema più volte affrontato anche su WineNews. In poco più di due mesi, a livello generale, sono fioccate le iniziative di pari passo con la preoccupazione percepita, più o meno giustificata a seconda dei punti di vista: e quindi dalla diffusione degli alcol test fai da te, che si sono di fatto moltiplicati, fino a alla possibilità di riportare i clienti a casa quando escono dal ristorante. Il mondo del vino è preoccupato, essendo già alle prese con un calo dei consumi, soprattutto da parte delle nuove generazioni. E, non è una novità che, a causa dei controlli, c’è chi sta rinunciando a bere anche un calice di vino al ristorante o in enoteca, anche se il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha smentito il crollo dei consumi a causa del nuovo Codice della Strada.
In realtà, è sempre utile ricordarlo, non ci sono state modifiche sulle soglie del tasso alcolemico, ma, piuttosto, inasprite alcune sanzioni quando questo è superiore a 0,8. Picchi di allarmismo che possono apparire anche ingiustificati perché, proprio come prima, con prudenza e moderazione, un calice a cena al ristorante, anche se poi si deve guidare, possiamo ancora concedercelo. E lo dimostra anche un’iniziativa che si è tenuta il 4 marzo in un ristorante a San Pietro di Feletto (Treviso), ovvero “una cena a prova di alcol test, a tutela del piacere della tavola e della sicurezza stradale”, organizzata dal produttore di grappa Roberto Castagner, e che ha visto come invitati anche i vertici dei tre Consorzi di Tutela del Prosecco: Franco Adami, presidente Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Giancarlo Guidolin, presidente Consorzio Prosecco Doc (che, per rispondere al mercato, sta pensando ad un Prosecco in versione light, con un livello alcolico di soli 8 gradi, ndr), e Michele Noal, presidente Consorzio Asolo Montello Docg. Obiettivo della cena? Dimostrare che si può conciliare la sicurezza stradale e la gioia di una serata conviviale in cui c’è spazio anche per un bere responsabile. E, secondo i risultati che sono stati comunicati, la conferma è arrivata dopo aver “soffiato” al termine della cena: dopo tre calici di vino e una grappa consumati a tavola durante la serata, il tasso alcolemico medio è stato di 0,12. Questo è stato il “verdetto” dell’etilometro e quindi ben inferiore al limite di 0,5, la soglia minima che fa scattare le sanzioni.
Questa la cronaca della serata, a cui hanno partecipato anche giornalisti ed esponenti del mondo del vino, riportata da una nota di Castagner: “la cena è iniziata alle 20:30 con un antipasto, un risotto e un secondo piatto, accompagnati da tre calici di vino da 80 ml” e quindi “un Valdobbiadene Prosecco Superiore di Adami Vini Valdobbiadene (11 gradi alcolici), un Incrocio Manzoni delle Cantine Collalto (12,5 gradi), un Cabernet veneto delle Cantina Viticoltori di Ponte di Piave (12 gradi)”. A meno di due ore dallo “start”, “alle 22:15 circa, è stato effettuato il primo alcol test: nei 50 partecipanti alla serata, il tasso alcolemico medio è stato di 0,122 gr/l (0,123 per gli uomini che hanno degustati i tre calici, 0,119 per le donne che hanno bevuto leggermente meno, 2,5 calici in media a testa) con un picco massimo di 0,25 per gli uomini e 0,31 per le donne, in ogni caso ampiamente sotto la soglia di sicurezza”. La cena è poi “proseguita con i crostoli, per onorare il Martedì Grasso, accompagnati da un calice da 30 ml di Grappa Castagner Fuoriclasse Leon Riserva 3 anni (38% gradi) e dal caffè. Alle 23 il secondo test, che ha visto una media ancora più bassa, pari a 0,107 (0,103 per gli uomini, con un massimo di 0,24, e 0,114 per le donne, con massimo 0,27). Una diminuzione generale che ha sorpreso molti partecipanti, e si spiega col fatto che gli enzimi che metabolizzano l’alcol si attivano accelerando nel proseguio della digestione”.
Come spiegato ancora la nota di Castagner, “la strada per fare chiarezza passa prima di tutto dai numeri oggettivi, quelli di una cena in cui vengono misurate le quantità di alcol, il tempo e il valore di tasso alcolemico rilevato con un etilometro ufficiale. Da confrontare con quel famoso “0,5” che rappresenta la soglia di guida in sicurezza (tranne per i neopatentati e per i professionisti del trasporto che devono avere soglia zero). Il tempo è un altro numero fondamentale: bastano 15/20 minuti perché ci siano importanti variazioni nel tasso alcolemico; anche bere un bicchiere d’acqua e il caffè cambiano più rapidamente il valore dell’alcol nel test. Oltre alle variabili oggettive ognuno deve imparare poi a valutare quelle soggettive (sesso, peso, età, assunzione di farmaci, ecc.)”.
In definitiva, ha sottolineato Roberto Castagner, “abbiamo voluto dare un segnale forte, la sorpresa che abbiamo visto questa sera nei nostri ospiti spero li spinga a raccontare e ripetere questa esperienza per far capire a tutti che si può conciliare la sicurezza col piacere di una serata fuori casa. E non ci stanchiamo mai di ripetere quanto sia fondamentale avere con sé un etilometro per essere sempre a posto”.

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