È appena approdato sul mercato il Kitz Rosso della Tenuta Rottensteiner, che si affianca al Kitz Bianco (a base di Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay). Si tratta di un blend a base di Schiava, Lagrein e Merlot. Il nome “Kitz”, che significa “cucciolo di stambecco” e richiama il simbolo araldico della Tenuta. La versione 2024 possiede profumi di ciliegia e mirtilli maturi, con tocchi mentolati e speziati. In bocca il sorso è morbido e spigliato, dallo sviluppo croccante e dal finale ampio su ritorni fruttati, e nota di congedo di melograno. La cantina Rottensteiner rappresenta un ennesimo esempio della precisione d’esecuzione rintracciabile nella ormai consolidata e variegata produzione enologica altoatesina. L’azienda, che si trova nei pressi di Bolzano, è stata fondata da Hans Rottensteiner nel 1956 e poi gestita dal figlio Anton, che l’ha indirizzata nel percorso dell’imbottigliamento in proprio del vino, prima commercializzato sfuso. Dal 2001 il figlio Hannes è entrato in cantina come enologo, permettendo ad Anton di focalizzarsi sul lavoro in vigna, condotta con i metodi della biodinamica. Le varietà utilizzate sono soprattutto quelle locali, ma non mancano anche quelle internazionali. La superficie vitata di proprietà è di 20 ettari, ma ci sono anche le uve prodotte dai conferitori di fiducia, che coltivano altri 40 ettari di vigneto, per una produzione di 450.000 bottiglie.
(fp)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025