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IL 28 MARZO AD ALBA

“Il cammino del vino italiano” secondo Angelo Gaja, all’Accademia della Vite e del Vino

Il più importante sodalizio italiano di vitivinicoltura inaugura l’Anno Accademico n. 76. Il presidente Di Lorenzo: “confronto aperto sull’attualità”
ACCADEMIA ITALIANA DELLA VITE E DEL VINO, ANGELO GAJA, ROSARIO DI LORENZO, VITIVINICOLTURA, Italia
Una prolusione di Angelo Gaja apre l’Anno Accademico dell’Accademia della Vite e del Vino

Le principali sfide che attendono il comparto, tra crisi dei mercati, nuovi consumatori e la scelta dei vini dealcolati, ma anche l’intelligenza artificiale al servizio della viticoltura e dell’enologia. Se ne parlerà nell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, il n. 76, dell’Accademia della Vite e del Vino, il 28 marzo, all’Università di Torino ad Alba: un appuntamento di rilievo per il settore e non solo dato che, oggi, l’Accademia rappresenta il più importante sodalizio italiano dedicato alla vitivinicoltura, con al suo attivo 600 accademici tra studiosi, imprenditori e divulgatori del settore.
“Come sempre vogliamo che questo importante momento per l’Accademia coincida con un confronto aperto sull’attualità del settore con la partecipazione degli attori e dei protagonisti della filiera”, spiega il presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Rosario Di Lorenzo.
Il programma prenderà il via con l’inaugurazione ufficiale dell’Anno Accademico, sottolineata dall’ingresso di accademici, 60 tra onorari, ordinari, corrispondenti e corrispondenti stranieri e una prolusione di uno dei produttori di vino italiani più famosi nel mondo, Angelo Gaja su “Il cammino del vino italiano”, seguita dal seminario “L’intelligenza artificiale al servizio della viticoltura e dell’enologia”. L’evento è patrocinato dall’Università di Torino , dal Crea, dall’Accademia di Agricoltura di Torino, Ugivi, Assoenologi, Confindustria e Donne del Vino.
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino ha i suoi membri docenti universitari, il meglio dei ricercatori italiani in campo vitivinicolo, i titolari delle maggiori imprese del settore e gran parte di coloro che, sotto diversi aspetti, contribuiscono alla comunicazione e alla esaltazione nell’ambito sociale, artistico e letterario delle denominazioni e dei vini di alta qualità. L’Accademia è collegata al Ministero dei Beni Culturali ed al Ministero dell’Agricoltura.

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