In un mondo in cui la sostenibilità è sempre più importante anche per il vino, e con l’Italia che aspetta ancora il decreto per uno standard unico nazionale di certificazione, la storica griffe del Prosecco Docg Bortolomiol, dopo aver contribuito alla stesura delle regole in materia (insieme a Indaco2, spin-off dell’Università di Siena, Winecircus di Roberto Cipresso e Fattoria La Maliosa, validate e pubblicate nel novembre 2020), è la prima cantina italiana e del mondo a vedere un proprio vino certidicato Epd (Environmental Product Declaration), certificazione rilasciata dall’ente di Stoccolma che presiede l’International Epd System. Si tratta dello Ius Naturae, Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, prodotto da uve dei filari del Parco della Filandetta, cuore biologico dell’azienda della famiglia Bortolomiol.
La certificazione di Ius Naturae è il risultato di un progetto iniziato nel 2018 da Bortolomiol in collaborazione con Indaco2, una società spin-off dell’Università di Siena, per l’Analisi del Ciclo di Vita (Lca - Life Cycle Assessment) dei vini dell’azienda. Si tratta di un monitoraggio completo del processo produttivo, dalla gestione del vigneto fino allo smaltimento dei materiali di confezionamento, normato dagli standard Iso 14040-44 e riconosciuto a livello internazionale. È proprio facendo riferimento all’Analisi del Ciclo di Vita del prodotto che si predispone la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, l’unica certificazione di sostenibilità ambientale attualmente valida a livello internazionale (Iso 14025). “Trattandosi della prima Epd attualmente presente nel settore vitivinicolo, l’iter è stato impegnativo e articolato perché ha dovuto definire le regole che saranno adottate da tutte le cantine che, nel mondo, vorranno ottenere tale certificazione”, affermano Riccardo Pulselli ed Elena Neri, responsabili del progetto e fondatori di Indaco2. Tra gli indicatori calcolati ed esposti nella Epd, un’attenzione particolare è rivolta alla Carbon Footprint, ovvero la quantità di gas serra emessi direttamente e indirettamente in atmosfera nel corso dei processi della filiera produttiva. L’impronta carbonica per ogni bottiglia da 750ml di Ius Naturae è risultata di 1.54 kg CO2eq, il 22% in meno rispetto alle medie internazionali. Impronta carbonica che viene comunque ampiamente compensata da un terreno boschivo di oltre tre ettari che la famiglia Bortolomiol tutela nei pressi del Monte Cesen.
“Di questo importante risultato - afferma Elvira Bortolomiol, vice presidente della casa spumantistica di Valdobbiadene - siamo molto orgogliosi: da anni la nostra azienda è impegnata nel promuovere una produzione sempre più sostenibile. Abbiamo fortemente voluto il nostro vigneto biologico, dove nasce Ius Naturae, e abbiamo introdotto già dal 2011 il protocollo “Green Mark”, usato da tutti i nostri viticoltori, in cui si definiscono le pratiche da adottare in vigneto. Con la certificazione, si aggiunge un importante tassello al nostro progetto ma l’impegno non si ferma qui perché abbiamo già avviato il lavoro per certificare l’intera azienda e la sua produzione”.
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