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CASTELLO BANFI COMPIE 25 ANNI. MONTALCINO FESTEGGIA LA CANTINA CHE HA LANCIATO IL BRUNELLO NEL MONDO

Castello Banfi
Poggio alle Mura, quartier generale della Castello Banfi

Compie 25 anni la cantina che ha lanciato alla ribalta internazionale il Brunello di Montalcino: la Castello Banfi festeggia oggi il suo primo quarto di secolo, con un grande happening nel suggestivo Castello di Poggio alle Mura che coinvolgerà dipendenti, clienti, amici ed estimatori: un’irripetibile occasione per degustare le più importanti etichette dell’azienda, con molte bottiglie storiche e qualche interessante anteprima, il tutto accompagnato dalle ricercatezze gastronomiche del territorio. L’evento conclude - dopo Roma, Bari, Firenze, Venezia, Napoli, Milano, Bologna e Torino - uno straordinario ed appassionante ciclo di degustazioni itineranti che si sono protratte per tutto il 2003.
La Castello Banfi, l’investimento più grande, innovativo e rivoluzionario dell’enologia italiana di qualità, è stata, in questi anni, fondamentale per il rilancio del vino di Montalcino. Oggi Castello Banfi, guidata dal direttore generale Enrico Viglierchio, continua a creare grandi vini legati alla cultura del territorio, in primis il Brunello, ma allo stesso tempo produce vini innovativi come Summus ed Excelsus, da anni ai vertici delle guide e della critica internazionale. La Castello Banfi ha svolto un ruolo importante anche nell’enoturismo, la chiave per educare alla cultura del vino: nel trecentesco Castello, cuore dell'azienda (meta ogni anno di oltre 40.000 turisti del vino), ospita il Museo del vetro e della bottiglia, l’Enoteca, la Balsameria, la Taverna ed il Ristorante, gestito dallo chef Guido Haverkock, allievo di Heinz Beck che, a soli 18 mesi dalla sua apertura, ha ottenuto la stella Michelin.
Castello Banfi, che possiede anche l’azienda Vigne Regali in Piemonte, ha fatturato, nel 2002, 55 milioni di euro, producendo 12 milioni di bottiglie (10 milioni a Montalcino e 2 milioni in Piemonte). L’export raggiunge quota 58%, con una prevalenza degli Stati Uniti (30%); a seguire Germania, Svizzera, Inghilterra e Scandinavia. A Montalcino gli ettari vitati sono 850, e vengono prodotte 30 diverse referenze; i tenimenti di Vigna Regali contano 45 ettari, con 14 referenze.
Per capire cosa la Castello Banfi ha rappresentato per Montalcino dal suo arrivo in questo territorio bisogna tornare a 25 anni fa, quando due italo-americani, John ed Harry Mariani, si innamorarono di Montalcino, dei suoi vini, dei suoi paesaggi e dei valori storici qui ancora inviolati. Le dimensioni del progetto erano qualche cosa al di fuori del pensiero razionale di quei tempi: 2.850 ettari, 850 ettari di vigneto, 25.000 mq di cantina. John ed Harry non volevano un’azienda americana, ma toscana al 100%, e così nel dicembre del 1983 acquistarono il Castello di Poggio alle Mura, che diventerà simbolo dei vini Banfi nel mondo. Dal 1978, anno in cui è iniziata l’avventura di Banfi, l’azienda è stata guidata e portata al successo da Ezio Rivella, enologo-manager oggi alla presidenza dell’Unione Italiana Vini.

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