Rappresentano il nuovo corso produttivo del Colombaio di Cencio le tre Gran Selezione dell’Unità Geografica Aggiuntiva di Gaiole e ottenuti da tre distinti Cru: Vinci, Cornia e Montelodoli. Quest’ultimo, nella versione 2020, vinificata ad acino intero e maturata per 30 mesi in legno grande, profuma di frutti rossi appena maturi, sottobosco e spezie. In bocca il sorso è ben proporzionato, dai tannini calibrati e dal finale ampio ancora su toni fruttati e speziati. È Andrea Farinetti, figlio di Oscar, noto imprenditore a livello planetario, a condurre, dal 2017, Il Colombaio di Cencio (cantina nata nei primi anni Novanta nella sottozona chiantigiana di Gaiole in Chianti, con l’imprenditore tedesco Werner Ernest Wilhelm). 25 gli ettari aziendali coltivati a vigneto, collocati su 3 unità produttive principali, dai versanti e dai terreni diversi: Montelodoli, Cornia e Vinci, posti ad altezze variabili sul livello del mare che vanno dai 280 ai 480 metri. La sfida, evidentemente, è quella proposta dal Sangiovese, varietà affascinante e capace di esprimersi alla grande a queste latitudini, ma anche ostica e poco propensa ad essere “intrappolata” da protocolli produttivi che non siano in linea con la sua profonda comprensione. Per adesso i risultati sono tendenzialmente incoraggianti, anche se, i vini del nuovo corso de Il Colombaio di Cencio non hanno ancora espresso completamente le loro potenzialità.
(fp)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025