Il Brunello di Montalcino Vigna del Fiore, ottenuto dal vigneto omonimo di 5,7 ettari e affinato in barrique e legno grande per due anni, vede il suo esordio nel 1981 e rappresenta uno dei primi “single vineyard” dell’areale di Montalcino. La versione 2016 si sviluppa attorno ad un'anima dolcemente floreale - si riconoscono il glicine, la violetta, la camelia - arricchita da note di fragolina di bosco e fiori di rosmarino; anche il sorso si rivela inizialmente dolce, per lasciar posto ad un deciso tannino ammandorlato, e una saporita chiusura minerale. Fattoria dei Barbi è tra le cantine più importanti del Brunello di Montalcino, per storia e lignaggio. Classicismo dunque, visibile a colpo d’occhio per esempio visitando la cantina e ammirando il caveau delle bottiglie storiche, da annate lontanissime nel tempo a quelle dei giorni nostri. Barbi attualmente è anche una delle aziende più grandi, 100 ettari a vigneto, per una produzione di 200.000 bottiglie di Brunello all’anno, sulle 600.000 realizzate in tutto e si caratterizza per un portafoglio etichette diversificato, contando anche i vigneti maremmani a Scansano. Ma quello che colpisce maggiormente è un profilo stilistico che, soprattutto, evidentemente, nelle bottiglie di Montalcino, riesce a rimanere saldamente piantato al suo territorio d'origine, con vini ben centrati sul piano del bilanciamento e capaci non di rado di mostrare personalità e carattere.
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