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VINO & INVESTIMENTI

Fine wine, prima metà del 2018 positiva per il mercato: i numeri del Liv-Ex

Tutti in positivo gli indici, a partire dal Liv-Ex Fine Wine 1000, trainato dalla Borgogna. Solo l’Italy 100 accusa una leggera flessione (-0,8%)
FINE WINE, ITALY 100, LIVE-EX, Mondo
Positiva la prima metà del 2018 per i fine wine, secondo gli indici del Liv-Ex

La prima metà del 2018 è stata decisamente positiva per il mercato dei fine wine, con tutti i principali indici del benchmark Liv-Ex in crescita, con l’unica eccezione dell’Italy 100, in leggera flessione negli ultimi 6 mesi. La migliore performance assoluta è quella del Liv-Ex Fine Wine 1000, che monitora l’andamento di 1.000 etichette di tutto il mondo, che fa segnare un consistente aumento del 4,6% al 30 giugno 2016. Una crescita imponente, spinta soprattutto dalle grandi etichette di Borgogna, con il Burgundy 150 che fa segnare un balzo del 10,75%, ma anche delle migliori vecchie annate dei grandi Châteaux bordolesi, con il Bordeaux Legends 50 che ha segnato il +7,6% (mentre il Bordeaux 500, che monitora i prezzi delle ultime 10 annate fisiche di 50 Châteaux, è cresciuto del 2%). In crescita anche gli indici dedicati alla Valle del Rodano (+3,4% per il Rhone 100) e alla Champagne (+4,3%), mentre, come detto, l’unica nota stonata è rappresentata dall’Italy 100. L’indice che tiene conto dell’andamento dei prezzi, sul mercato secondario, delle ultime 10 annate fisiche dei cinque grandi “Supertuscan” (ovvero Masseto, Ornellaia, Sassicaia della Tenuta San Guido, e Solaia e Tignanello di Antinori) e di altri cinque grandi etichette del Belpaese (il Barbaresco ed il Sorì San Lorenzo di Gaja, il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno, il Redigaffi di Tua Rita ed il Guado al Tasso di Antinori), ha fatto segnare una flessione del -0,85% (nonostante il +1,45% registrato nel mese di giugno).
A dire della bontà del primo semestre dell’anno per chi ha investito in fine wine, anche l’andamento del Liv-Ex Fine Wine 100, l’indice di riferimento della piattaforma, determinato dall’andamento dei prezzi delle 100 etichette più ricercate sul mercato (per l’Italia, ad oggi, il Sassicaia 2009 e 2013, il Tignanello 2013, il Solaia 2010, il Masseto 2013 e l’Ornellaia 2010), in crescita del +1,3% da inizio anno. Un quadro decisamente positivo, dunque, nel complesso, se si considera anche l’andamento delle quotazioni del bene rifugio per eccellenza, l’oro, che secondo i dati riportati dal Liv-Ex, negli ultimi 6 mesi ha visto le proprie quotazioni scendere del -1,9%.

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