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FINE WINE

I migliori per valori economici, qualità e brand: il vino italiano “letto” da Wine-Lister

Dominatore è il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, al n. 1 nei giudizi complessivi, ma anche per “quality score” ed “economic score”
BAROLO MONFORTINO GIACOMO CONTERNO, VINO ITALIANO, WINE LISTER, Italia
Il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno

Il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, con 975 punti, Le Pergole Torte di Montevertine con 959, il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno con 956 punti: è il podio del momento dei migliori vini italiani secondo il “Wine Lister Score”, il metodo di giudizio del portale Wine-Lister, che analizza le performance dei fine wine nel mondo, e sintetizza le valutazioni sulle performance economiche, la qualità (secondo voci come Jancis Robinson, Vinous, Bettane+Desseauve e Jeannie Cho Lee), e il marchio (valutando la frequenza di ricerca su Wine-Searcher, e la presenza nelle carte dei vini dei ristoranti stellati).
Nella classifica generale, a brevissima distanza, seguono il Barolo Rocche del Falletto Riserva di Bruno Giacosa (955 punti), il Sangiovese Igt Toscana di Case Basse di Gianfranco Soldera (954), il Masseto (953 punti), il Sassicaia della Tenuta San Guido (948), il Solaia di Antinori (947), il Barolo Sperss di Gaia (947) e l’Ornellaia (944) a parimerito con il Barolo di Bartolo Mascarello, a chiudere la top 10.
Sul fronte dell’“economic score”, invece, che tiene conto dell’andamento dei prezzi, della loro stabilità, ma anche dei volumi di prodotto scambiati, e quindi non è un classificazione che segue semplicemente il criterio dei vini più costosi, al top c’è sempre il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (979 punti) davanti a due vini di Bruno Giacosa, il Barolo Rocche del Falletto Riserva (957) ed il Barbaresco Asili (963). A seguire un altro trio di grandi piemontesi, il Barolo Brunate di Giuseppe Rinaldi (954), il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno (948), ed il Barolo Monprivato di Giuseppe Mascarello e figlio (946). A spezzare l’egemonia piemontese in questa particolare graduatoria è Le Pergole Torte di Montevertine (943), davanti al Barolo Granbussia Riserva di Poderi Aldo Conterno (935), al Barolo di Bartolo Mascarello (931) e al Sangiovese di Case Basse di Gianfranco Soldera (929).
Se si guarda all’indice qualitativo, invece, al top c’è sempre il Barolo Monfortino Riserva di Conterno con 977 punti, seguito dal Barbaresco Paje Vecchie Viti di Roagna (976), e dal Sangiovese di Case Basse (975), davanti al Barolo Rocche del Falletto Riserva di Giacosa (974) e al Pergole Torte di Montevertine (973). A completare la “top 10” del “Quality score”, ancora, il Toscana Igt Percarlo di San Giusto a Rentennano (967), il Colli Orientali del Friuli Merlot Filip di Miani (966), il Sirah Toscana Igt di Tua Rita (966), il Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja (962), e l’Amarone della Valpolicella Classico di Giuseppe Quintarelli (962).
Guardando invece, al “brand score”, come già riportato da WineNews, la prima posizione, con 998 punti su 1000, è del Sassicaia della Tenuta San Guido, davanti al Tignanello di Antinori, con 995 punti, e all’Ornellaia, con 991 punti. Nella “top 10” anche il Solaia, altra etichetta di punta di Antinori, con 988 punti, davanti al Masseto (982). E se le prima metà della “top 10” è tutta toscana, la seconda è tutta figlia del Piemonte. Al n. 6, infatti, c’è il Barbaresco di Gaja (975 punti), davanti al Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, al n. 7 (969 punti). Posizione n. 8 per il Barolo di Bartolo Mascarello (962), seguito ancora da Conterno, con il Barolo Cascina Francia (955) e da Gaja, con il Barolo Sperss (954 punti), a pari merito con il Flaccianello della Pieve della celebre cantina chiantigiana Fontodi.

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