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CON “LE DONNE DEL VINO”

I nuovi “wine trend” nel calice? Vini più “leggeri” e sostenibili, e attenzione all’ambiente

Così Cristina Mercuri, Master of Wine Candidate, che, a “Vinitaly 2023”, ha fatto il punto su nuovi gusti e desideri dei consumatori del mondo
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Leggerezza e sostenibilità, nuovi trend nel calice

In vigna ed in cantina le donne rappresentano il 14% del totale dei lavoratori, dato che coincide con quello delle iscritte ad Assoenologi. Nel marketing e nella comunicazione rappresentano l’80% delle figure professionali ed in quello commerciale il 51%, mentre nell’enoturismo sono il 76%. Tutti i numeri del mondo del vino al femminile (rapporto 2022 Nomisma), che dipingono un affresco chiaro: poche donne nel lato produttivo, una predominanza nel settore della comunicazione e del turismo. Numeri, quelli dell’occupazione, che sono però comunque in crescita. Dunque più impiego, più “quote rosa”, ma anche più valore portato dalle professioniste, come testimonia il dato relativo all’aumento, in termini di valore e dato relativo del Pil agricolo. Infatti la Sau, Superficie Agricola Utilizzabile, a conduzione femminile è solo il 21% del totale ma produce il 28% del Pil agricolo (Censis 2018). In Italia, le donne guidano il 28% delle imprese agricole con vigneto e/o cantina, il 24,8% delle imprese commerciali al dettaglio di vino e il 12,5% di quelle all’ingrosso. Dirigono il 12,3% delle cantine industriali e nel complesso il 26,5% delle 73.700 aziende italiane del vino, secondo i dati forniti da Cribis Società del gruppo Crif. Numeri che raccontano dell’Italia che fu e di quella che è oggi, ribaditi, a “Vinitaly 2023” che si è chiuso ieri a Verona, dalle Donne del Vino, guidate da Daniela Mastroberardino.
E dove si è fatto il punto anche sui trend del mercato per quanto riguarda il consumo del vino, con Cristina Mercuri, DipWset, wine educator e Master of Wine Candidate, in una degustazione alla scoperta di vitigni e vini che possano sempre di più incontrare le richieste dei consumatori. Il grande ombrello che racchiude, in maniera consequenziale, tutti i trend da seguire e perseguire sono il cambiamento climatico e l’attenzione all’ambiente. Il caldo cambia i gusti dei consumatori che a loro volta cambiano nel tempo e generazione dopo generazione si sviluppano nuove inclinazioni e desideri enoici. Vini più freschi, con bassa acidità e scarichi di alcol, bottiglie che si possano bere e ribere, secondo Cristina Mercuri, sono i trend per quanto riguarda i gusti dei consumatori, accanto alla seria attenzione all’ambiente: un altro punto che diventerà imprescindibile, secondo il pensiero della sommelier, per i consumatori del futuro sarà imprescindibile avere una bottiglia che sia tracciabile per quanto riguarda i parametri di rispetto dell’ambiente e della sostenibilità che tradotto significa un prodotto che abbia poco impatto a livello idrico ed energetico che non vada ad alterare il regolare corso della natura nella vigna.
Di conseguenza, come la degustazione ha evidenziato nel calice, il percorso di ripensamento e adattamento dell’agricoltura ad un clima cambiato e testimone della insostenibilità della presenza umana sulla terra passa anche dalla selezione di vitigni che siano, oltre che resistenti, in grado di adattarsi perfettamente al clima andando a prevenire l’esposizione a malattie della vigna e risparmiando sui trattamenti.

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