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LA BENEFICENZA

Il mondo del wine & food italiano non molla: il sostegno all’emergenza Covid-19 continua

Sono ormai tantissime le raccolte fondi e le donazioni che arrivano da aziende dei settori vitivinicolo e alimentare, a sostegno del sistema sanitario

Il lockdown è, ufficialmente, prolungato fino al 3 maggio, e anche se si discute dell’organizzazione di una “fase 2”, ancora, è evidente, siamo ancora in piena fase 1. Fase, che ha visto insieme all’emergenza sanitaria ed economica, anche un’ondata di beneficenza e solidarietà, che ha investito in pieno anche il mondo del vino e dell’alimentare che, come WineNews racconta ormai da settimane, non ha perso tempo, mettendosi subito in gioco con iniziative, a volte anche molto originali, e raccolte fondi per dare il sostegno economico e anche materiale a chi lotta in prima linea contro il Coronavirus. E, anche se ormai l’emergenza è dilagata da più di un mese, le iniziative continuano, e non passa giorno senza che non ne sia lanciata una nuova. Il mondo del vino, vede infatti partecipare alla corsa alla solidarietà anche l’Associazione Produttori del Nizza, che in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato, lancia la campagna social #IlNizzaperlasolidarietà, volta a raccogliere fondi, attraverso la vendita di bottiglie di Nizza Docg donate dai produttori associati, che verranno devoluti a sostegno dell’Ospedale Cardinal Massaia e dell’Asl di Asti. Sempre in Piemonte, quasi 2.000 bottiglie di Asti e di Moscato d’Asti docg e di Brachetto d’Acqui docg sono state donate dai Consorzi dell’Asti e del Moscato d’Asti e del Brachetto d’Acqui alle associazioni e alle strutture regionali e locali che si occupano di fornire assistenza e generi alimentari a singoli e famiglie che l’emergenza Covid -19 ha messo in gravissime difficoltà economiche. La Cantina di Negrar ha deciso invece di donare caschetti respiratori per la terapia sub-intensiva dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, mentre continua l’iniziativa #aiutiAMOverona, a cui ha aderito anche Veronafiere, organizzatrice di Vinitaly e che finora ha raccolto 1 milione di euro, devoluti in beneficenza alla Fondazione della Comunità Veronese. La Delizia, cantina sociale friulana, ci tene a dare il suo ringraziamento a chi lavora in questo momento difficile, attraverso un’edizione speciale del loro Cuvée Jader: le bollicine portano ora in etichetta un cuore e delle mani multicolori che s’incontrano, con la scritta “Vicini con il cuore” per lanciare un messaggio di speranza per il futuro. “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero e fiori dello stesso giardino”: sono le parole di Socrate che accompagnano il dono di 1.000 mascherine inviate direttamente da un cliente cinese al gruppo Codice Citra, realtà vitivinicola abruzzese. Oltre ad essere un messaggio di grande unità è un aiuto concreto per contrastare il Coronavirus. Il cliente ha voluto “ricambiare” la stessa vicinanza dimostrata dell’azienda abruzzese a gennaio, quando in piena emergenza in Cina, erano state spedite gratuitamente a Guangzhou altrettante mascherine. E anche dal Giappone, la comunità italiana del vino si è mossa: il coordinatore del Club Ais-Associazione Italiana Sommelier, Japan Vincenzo Andreacchio, insieme alla sua squadra di lavoro, ha promosso un’iniziativa per esprimere la vicinanza degli italiani residenti in Giappone e dei professionisti nipponici nei confronti di in chi Italia sta soffrendo a causa dell’emergenza sanitaria che ha sconvolto il pianeta. Quest’anno la festività della Pasqua non ha, infatti, avuto lo stesso sapore e allora i colleghi orientali hanno pensato a un condimento speciale: l’olio extravergine di oliva italiano, distribuito insieme a un ramoscello d’ulivo con la richiesta di un’offerta libera a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Iniziative che si aggiungono, come già detto, alle tantissime delle scorse settimane, che avevano visto muoversi nomi del panorama enoico italiano come la famiglia Nonino, produttrice della famosa omonima grappa, il Gruppo Illva Saronno, multinazionale italiana conosciuta per il liquore Disaronno, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò, le Cantine Volpi, l’azienda Casa Setaro, Aperol, insieme a Rockin’1000, mentre prosegue l’iniziativa di Tannico, iniziata il 12 marzo, ma anche Cielo e Terra, azienda vinicola dell’articolato mondo cooperativo di Collis Veneto Wine Group, Schenk Italian Wineries, Ruffino, attraverso il suo programma “Ruffino Cares”, le siciliane Cantine Pellegrino, Domini Castellare di Castellina, con tutti i brand che la compongono, Barberani e Tenute Rubino, Venturini Baldini e 958 Santero, la Lambruscheria di Modena e l’azienda Vitivinicola Fangareggi di Correggio, Cormaci Wine & Spirits, di Reggio Calabria, fino alla campagna lanciata dalla Milano Wine Week, a quella di Umberto Cesari, di Casa Paladin, ma anche quella del Gruppo Italiano Vini alle Cantine Riunite & Civ, i Consorzi dell’Asti e della Barbera d’Asti e quello del Prosecco Docg, di Zorzettig, di Terre d’Oltrepò e La Versa, e Montelvini, ed ai quali se ne aggiungono continuamente altre, come Valdo Spumanti a supporto degli Alpini che hanno riaperto l’Ospedale di Valdobbiadene.
Anche nel mondo dell’alimentare continuano a nascere iniziative, e continuano ad essere raccolti soldi per ospedali, Croce Rossa, Asl. Scende in campo Sodexo Italia, azienda leader nei servizi che migliorano la Qualità della Vita, che dona più di una tonnellata di derrate alimentari nei Comuni di Firenze, Montevarchi (Arezzo), Capannoli (Pisa), Ponte Buggianense (Pistoia), Buggiano (Pistoia) e Rosignano (Livorno). Nello specifico, le derrate raccolte sono state consegnate al Banco Alimentare, alla Caritas di Firenze e alla Caritas presente presso la Parrocchia del Giglio di Montevarchi, in provincia di Arezzo, oltre che ad associazioni locali della provincia pistoiese. Ma non è tutto, perché i collaboratori Sodexo hanno anche consegnato dei pasti ai medici e i volontari operativi nella provincia di Livorno, e in particolare presso la Croce Rossa del Comune di Rosignano il presidio ospedaliero Coronavirus di Cecina. Anche la famosa app di prenotazione online di ristoranti TheFork si è attivata, dando la possibilità agli utenti di offrire un pasto ad un’altra persona: un modo per aiutare donando un pasto a chi ne ha più bisogno, grazie ad una “cena sospesa”, in collaborazione col Banco Alimentare. I Supermercati Cadoro, invece, hanno deciso di collaborare con le amministrazioni locali, riconoscendo uno sconto del 10% a chi esibisce alla cassa Buoni Spesa rilasciati dal municipio, nei punti vendita in Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna: iniziativa, che si aggiunge alla donazione di 76.000 mascherine fatta alla Regione Veneto. Proprio da una catena di supermercati era partita la beneficenza, agli arbori dell’emergenza, con Esselunga, e che adesso vede mettersi in gioco anche Perugina, La Perla, prestigioso laboratorio cioccolatiere torinese, Zuegg, storica azienda veronese, ma anche Conad, Grana Padano, Ferrero, S.Pellegrino e Eurospin, Eataly, Lavazza, il Gruppo Orogel, il pastificio Rana (come abbiamo raccontato), Despar, e gli agricoltori di “Campagna Amica”, che per aiutare a combattere le nuove povertà e affrontare la crescente emergenza alimentare, hanno lanciato la “Spesa sospesa del contadino a domicilio”. Fino ad arrivare anche a Michelin, famoso brand di pneumatici che firma la prestigiosa Guida gastronomica più famosa al mondo, che ha deciso di espandere il suo contributo, di mettere a disposizione dei veicoli della Croce Rossa e delle Asl italiane i loro pneumatici gratuitamente, insieme al sostegno gratuito della rete di officine Euromaster, anche a all’Anpas (Associazione nazionale delle Pubbliche Assistenze) e alla Confederazione delle Misericordie d’Italia.
Ma non solo: a metterci la faccia sono stati anche grandi nomi della gastronomia italiana, che costretti a chiudere i loro prestigiosi locali in tutta Italia, hanno deciso di mettere le loro doti culinarie al servizio dei bisognosi. Così, la famiglia Cerea del tristellato Da Vittorio a Brusaporto, è impegnata a cucinare i pasti all’ospedale da campo costruito da zero alla Fiera di Bergamo, mentre gli chef L’Arcangelo, Pipero e Roscioli si sono uniti per lo Spallanzani di Roma, e Carlo Cracco con la brigata del suo In Galleria, che prepara quelli alle persone che stanno lavorando alla costruzione del nuovo Ospedale alla Fiera di Milano, e a cui ha aggiunto il suo contributo anche Égalité, famosa boulangerie milanese che donerà pane e baguette proprio alla brigata di Cracco. E poi c’è anche chi cucina per le case di riposo per anziani o per i senzatetto come fa Franco Pepe a Caserta, e chi lo fa per raccogliere fondi per sostenere le strutture sanitarie del Piemonte con la campagna #chefperilpiemonte lanciata dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra donazioni e video ricette da condividere su Instagram. E, rispondendo all’appello del ristorante SlowSud, che per primo, giorni fa, aveva recapitato all’ospedale Sacco di Milano della pasta alla Norma, un gruppo di ristoratori milanesi ha “infoltito” la rete, e nel corso della settimana potrà distribuire oltre 2.000 pasti tra Sacco, San Raffaele, Fatebenefratelli, Policlinico, San Carlo, San Giuseppe e Bassini di Cinisello.

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