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INDAGINE EURISKO: I GIOVANI CHIEDONO PIU’ CONTROLLI E MENO ALCOL. SICUREZZA STRADALE: UNA CAMPAGNA COINVOLGE 160.000 RAGAZZI. IL MINISTRO MELONI: “REPRIMERE NON BASTA”

Non bevono nella serata per riaccompagnare a casa gli amici in sicurezza, vogliono più controlli sulle strade (67%) e pensano che i limiti per l’assunzione di alcol, se si guida, siano giusti (34%) o addirittura troppo blandi (24%). E’ il profilo del “guidatore designato” - l’amico che rimane sobrio per riportare a casa il resto della comitiva - secondo un’indagine Eurisko, presentata ieri a Roma, nella chiusura della campagna contro la guida in stato di ebbrezza “Stasera guido io 2009” della Fondazione Ania, Aci e Diageo.

L’indagine rivela che sul 2008 i giovani favorevoli al “guidatore designato” sono passati dal 73% all’84% e i contrari al limite di tasso alcolemico pari allo 0,5 g/litro sono diminuiti dal 67% al 42%. Cio nonostante “il guidatore designato” è una figura ancora poco diffusa in Italia: l’Osservatorio nazionale alcol di Cnesps e Iss afferma che più di 1 persona su 10 si mette alla guida dopo aver bevuto almeno due bicchieri di vino o due lattine di birra, quantità di alcol sufficiente per abbassare la soglia di sicurezza al volante.

La campagna di sensibilizzazione ha raggiunto, in estate, 6 regioni e 9 province. In tutto sono stati avvicinati 160.000 giovani (più di mille i “guidatori designati”) fuori e dentro ai locali. Favorevole all’iniziativa si è dichiarato il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che, in una nota, ha affermato che “la repressione da sola non sia sufficiente a prevenire gli incidenti stradali. Credo che servano anche informazione e prevenzione e che sia determinante la collaborazione di tutti”.

Per sensibilizzare i giovani, ha aggiunto il Capo Dipartimento della Gioventù, Andrea Fantoma, “bisogna applicare una spritz strategy, un giusto mix tra repressione, prevenzione e informazione”. “L’azione congiunta tra formazione e aumento dei controlli - secondo il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi - sta cominciando a cambiare la cultura sulla guida”. Per il presidente di Ania, Sandro Salvati, per contrastare il fenomeno “le forze dell’ordine stanno facendo miracoli, con le poche risorse che si ritrovano”. Angelo Maria Cicolani, capogruppo Pdl nella Commissione Lavori pubblici, ha reso noto che la Commissione si riunirà al più presto per fare il punto sul disegno di legge sulla sicurezza stradale e programmare l’attività.

Gli incidenti stradali, infatti, sono la prima causa di morte tra i giovani: nel 2007 si sono registrate 1.752 vittime di età, compresa tra 18 e 34 anni, e gli incidenti nelle notti del weekend, tra le ore 22 e le ore 6 del mattino, hanno provocato ben 621 morti, secondo l’Aci-Istat. Tra le cause di questo drammatico fenomeno figura anche la guida in stato d’ebbrezza, un problema che in altri Paesi viene affrontato attraverso la pratica del “guidatore designato”, colui che decide liberamente di non bere nella serata per poter accompagnare a casa gli amici in piena sicurezza.

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